Notizia Vera

Joshua Wong e la sua piccola pausa di relax con Pokémon Spada

Anche i personaggi famosi, anche i combattenti, hanno degli hobby. Siamo umani tutti, e in quanto umani abbiamo bisogno di staccare la spina.

Ernesto “Che” Guevara, ad esempio, era un avido giocatore di scacchi, ancorché non avvolto nella stoffa del campione, e il mai troppo compianto Robin Williams era il più grande fan vivente della saga videoludica di Zelda ed inteprete di uno spot in favore di Ocarina of Time (suo capitolo preferito di ogni tempo).

Peraltro, è proprio alla principessa/semidea deuteragonista eterna e personaggio citato nel titolo della saga (il cui protagonista in realtà è l’eterno cavaliere Link, destinato a reincarnarsi ogni volta che Zelda fa lo stesso, attraversando le ere per ripetere la loro storia di amore e coraggio) che si deve il nome della figlia di Robin, Zelda Williams.

Non desta quindi sorpresa scoprire che molti altri personaggi famosi coltivino hobby inaspettati.

Joshua Wong

E Joshua Wong, giovane attivista e leader del Movimento degli Ombrelli di Hong Kong non è da meno.

Il giovane Joshua, 23 anni, attivista, leader democratico, inserito da Fortune nella lista dei 50 leader più grandi del 2015, nominato da Time tra le persone dell’anno per il 2014 e ancora in prima linea per la democrazia di Hong Honk ha un modo affine a molti di noi per festeggiare la firma dello Human Rights and Democracy Act da parte di Trump

Decidendo che, raggiunto un momento dell’agone politico nel quale è possibile fermarsi, ottenute sanzioni da parte per gli USA per chi ha violato libertà e diritti umani, anche a lui è concesso riposarsi.

Pokémon Spada

Con una bella partita a Pokémon Spada, uno dei due capitoli “appaiati” di Pokémon Spada e Scudo, l’ultimo capitolo della saga videoludica per Nintendo.

Saga iniziata nel 1996, Pokémon ha innovato profondamente il genere jRpG introducendo un numero crescente di possibili “creature” bizzarre da allevare, far evolvere e scambiare tra amici per ottenere una squadra perfetta con cui finire il gioco e cimentarsi in gare competitive con giocatori lontani, in un vero e proprio e-sport.

L’ultimo capitolo, primo per Nintendo Switch, ritorna dopo anni alla struttura di gioco per monitor singolo (mentre i capitoli per Nintendo DS e 3DS sfruttavano il doppio monitor delle due console portatili) e pone il giocatore nei panni di un ragazzino che, da una rosa di circa 400 possibili animaletti deve addestrare una squadra che lo porti a diventare il Campione assoluto del mondo di Galar, una sorta di Inghilterra che ha sostituito la passione per il calcio con quella delle lotte tra Pokémon, superando una cospirazione occulta e riscoprendo i miti della regione in una deliziosa parabola ecologica e sociale.

Il tutto consentendo ai possessori di Pokémon Spada di scambiarsi animaletti con quelli di Pokémon Scudo e viceversa, essendo alcune bestiole introvabili nelle rispettive cartucce.

Come in un RpG di avventura, Pokémon diverte guidando il giocatore lungo una fantasmagoria allegorica. E come gli scacchi, finito il gioco diventa possibile allevare bestiole e creare squadre di sei per partecipare a vere e proprie gare competitive.

Non sappiamo cosa farà il buon Joshua Wong, ma speriamo si diverta in questo viaggio virtuale, e si ricordi che da ieri è possibile catturare nei Raid, collegandosi ad Internet con fino a tre altri utenti, la forma Gigantamax di Snorlax, uno dei Pokémon più amati.

Per i più curiosi, il gear, l’attrezzatura di gioco prescelta da Joshua Wong prevede il modello base di Switch, quindi in grado di collegarsi ad una TV per essere usata come console fissa, con joycon modello “Neon”, dall’inconfondibile tocco di colore blu e rosso, con gioco su cartuccia e non precaricato su scheda di memoria interna.

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