J-Ax contro gli “oracoli di verità scomode”: “Il COVID esiste, uccide un Boeing 747 pieno di italiani ogni singolo giorno”
J-Ax contro gli “oracoli di verità scomode”, è una segnalazione che ci è pervenuta.
E gli “oracoli di verità scomode” sono i negazioni, da lui definiti “gente che urla al fuoco in un teatro pieno di gente”.
E francamente, non riusciamo proprio a dargli torto. Vorremmo, non ci riusciamo. Preferiamo solitamente toni più dimessi, ma possiamo dimenticare che tra la censura e la diffusione di fake news nel corso di una pandemia corre un abisso.
Un abisso latore di immani problemi
J-Ax contro i presunti “oracoli di verità scomode”: “Il COVID esiste, uccide un Boeing 747 pieno di italiani ogni singolo giorno”
Improbabili complotti sulle origini della pandemia li abbiamo trovati e incontrati da quando esiste questa crisi.
Improbabili complotti, dicevamo, scoperti dal “Cugino Beppe”, dall’amico dello zio di Wuhan.
Tutte teorie riscontratesi senza costrutto: abbiamo avuto nei primi mesi della pandemia una mappatura completa del genoma di SARS-CoV-2, che esclude in toto la creazione artificiale.
L’intera campagna vaccinale si basa anche sul costante tenere il polso alle varianti, senza gli allarmismi spesso fomentati da letture distratte ma con l’obiettivo di pervenire ad una situazione non più pandemica ma almeno endemica.
Ovvero, a vaccini annuali “aggiornati” alle varianti più diffuse e COVID19 divenuto una gestibile influenza e non una malattia immondamente contagiosa.
Tutte cose che richiedono una corretta informazione. Corretta informazione che passa non già dagli “oracoli di verità scomode”, ma dai fatti. Dalla scienza, dalla logica e dalla vaccinazione.
Perché è vero.
Alcune domande a J-Ax alle quali ci sentiamo di rispondere noi
Nei commenti noterete delle domande ricorrenti. Domande alle quali è possibile dare una risposta.
“Ma credete di avere ragione solo voi? Date dei negazionisti a chi non la pensa come voi?”
Il Relativismo Culturale è un bene che poco si applica al metodo scientifico.
Posso affermare con assoluta certezza che la Luna sia fatta di formaggio, o peggio sia popolata da alcuni alieni magici che conoscono le Arti Ninja e vogliono invaderci.
Ma questo non comporta che possa contattare la NASA per chiedere di mandare Naruto nello spazio a sconfiggere gli Otsutsuki che ci mandano il 5G, la Pandemia e la pasta scotta.
O meglio, questo non significa che possa dichiarare che chiunque pensi che la Luna sia popolata da alieni magici che conoscono le arti marziali “possa avere ragione”.
Ci sono dati di fatto, e cose che dati di fatto non sono.
Non possiamo parlare di “oracoli di verità scomode” se diciamo che la Luna è abitata, che il COVID19 è una “falsa pandemia”, o se affermiamo cose smentite ampiamente dai fatti.
Nella vita come in molteplici altre discipline umanistiche e scientifiche il tuo argomento è buono come le prove che esibisci a loro supporto.
“Ma quello che dicono gli scienziati mi terrorizza!”
Immagina di essere in cima ad un palazzo, ed hai bisogno di soccorso.
C’è uno che ti dice che l’ascensore è rotto, se vuoi scendere dovrai farti 120 rampe di scale a piedi perché i soccorsi non arriveranno, ma possono solo aspettarti al primo piano. È difficile, è complicato ma ti tocca.
Un altro ti dice che in realtà è quello che la scienza vuole dirti per terrorizzarti, ma in realtà puoi lanciarti di testa dal tetto del grattacielo ed atterrare senza danno, se non librarti nel cielo e arrivare volando alla salvezza.
Perché ovviamente nel primo caso avrai paura, ma ti salverai.
Nel secondo caso l’assenza di paura porterà all’incoscienza ed al suicidio.
“Io non sono un negazionista, ma conosco molte persone che si sono salvate”
In questo caso non sei un negazionista. Sei direttamente un egoista.
Come abbiamo già avuto modo di dire in passato, l’umanità ha affrontato nella sua esistenza svariate pandemie, eppure siamo usciti sempre vivi.
Ma con prezzi altissimi.
Ovviamente un soggetto gagliardo e vigoroso guarirà dal COVID19: ma un soggetto malato? Un anziano? Un soggetto fragile? Non lo farà.
La statistica vede il COVID19 come una malattia dalla bassa mortalità ma dall’elevata infettività, la cui mortalità però si eleva nelle coorti dall’età più elevata o affetti da fragilità.
Quindi possiamo anche continuare a ripeterci che in fondo il COVID19 non sia una gran cosa perché “colpisce i deboli e i malati”.
Ma se quei deboli e i malati fossero i nostri genitori, i nostri figli con malattie e comorbidità, o durante una visita di controllo scoprissimo comorbidità che non sapevamo di avere, se la prospettiva fosse variata e fosse qualcun altro a dirci “Io non sono un negazionista, ma tu sei un soggetto debole, tu non sei forte e vigoroso e quindi la tua morte è qualcosa di previsto ed io non farò niente per evitarla, peggio per te e meglio per me?”
La tua domanda non suonerebbe improvvisamente più cinica?
“Ma mi hanno detto che le statistiche sono false”
No, ti hanno solo detto che non sanno leggere una statistica.
“I dati ISTAT sulla Pandemia non dimostrano quello che volete voi: smettetela”, scrivemmo in un articolo che vi invitiamo a rileggere.
“Ma c’è gente che muore di fame”
Giusto. Purtroppo è un problema.
Ma non lo si risolve negando il COVID. Lo si risolve con una politica migliore, ragionevole, che non ignori il COVID e le sue conseguenze ma affronti le une e le altre.
Con buonsenso.
“Ma voi non lottate per la libertà di parola? Io non sono libero di dire che il COVID non esiste e chi lo dice è colluso?”
“E tu non sei un criminale? E tu non sei un narcotrafficante? E tu non sei stato visto comprando 400mila lire in Piazza Aspromonte? Cosa? Perché hai chiamato Marisa e Colombo per farmi denunciare? Non è la mia libertà di parola dire che ti hanno visto comprando la cocaina? Io dico quando voglio che tu sei stato visto comprando la cocaina”
Scherzi a parte, un conto è la libertà di parola, un conto è l’immunità dalle conseguenze.
Tu dici il falso, vieni corretto.
Il falso ha responsabilità, tu te le assumi tutte.
Altrimenti non te la prendere con chi dice che “sei stato visto comprando la cocaina in piazza Aspromonte”.
Tu dirai che ti hanno calunniato, lui dirà che stai violando la libertà di parola, secondo il tuo sistema di pensiero lui avrà ragione anche se ha torto e ti sta facendo del male.
Insomma, non è libertà di parola urlare “al fuoco” in un locale affollato e vedere che succede.
E tutte le vittime non saranno vittime dell’incendio inventato, ma delle tue azioni.
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