Israele è serbatoio di errori dei NoVax: i dati su contagi, vaccinati e terapie intensive
Ci sono diversi siti e community NoVax che continuano a prendere come punto di riferimento Israele, in merito ai dati sui contagi, vaccinati e terapie intensive. Addirittura, il mese scorso qualche testata ha pubblicato titoli secondo qui questo Paese avrebbe smentito coi fatti l’approccio avuto da Draghi per quanto concerne la gestione della pandemia. Già in quella circostanza abbiamo condiviso diverse precisazioni in merito, ma a quanto pare a fine agosto tocca riprendere il tema per gettare un po’ di acqua sul fuoco.
Cosa ci dice Israele tra contagi, vaccinati e terapie intensive
Qualsiasi considerazione su Israele dovrebbe partire dai dati su contagi, vaccinati e terapie intensive. Non da letture strampalate che a qualcuno servono solo per ottenere like sui social e maggiore seguito. Non si tratta di opinioni, ma di fatti oggettivi senza filtri. E così, questa domenica abbiamo deciso di rimandarvi ad un report ufficiale che risale allo scorso 25 agosto per quanto concerne questo Paese. Perché se da un lato è fuori discussione che anche i vaccinati possano contagiarsi, al contempo non bisogna dimenticare quale sia lo scopo primario del siero.
Attraverso il link del report, osservate con molta attenzione un dato ed una tabella specifica. Sarebbe quella tradotta che trovate anche nell’immagine del nostro articolo, in quanto ci dice che tra gli over 60 gravemente malati senza vaccino abbiamo quasi 300 persone, mentre quelli con doppia vaccinazione non arrivano a 30. Un dato, questo, che conferma il trend italiano, secondo cui nelle terapie intensive ci sarebbe circa l’89% di persone con una dose o senza vaccinazione.
Essendo gli over 60 quelli che hanno maggiori probabilità di non superare il Covid, per ovvie ragioni, appare evidente l’importanza di questo dato su Israele che coinvolge contagi, vaccinati e terapie intensive. Usare questo Paese per fare propaganda NoVax resta una pessima idea.
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