Vi avevamo già parlato della truffa degli iPhone a 2 Euro, nelle sue infinite varianti.
Siti online che descrivevano magazzini in fiamme (e non al Largo dei Bastioni di Orione) pieni di iPhone con le scatole un po’ bruciacchiate da regalare
Video su YouTube con persone assolutamente inventate pronte a giurare di aver ricevuto il dono, pagine Facebook, pagine VKontakte, SMS, post su Telegram e WhatsApp… la scelta è molteplice.
E deriva dalla ormai celebre memoria da pesce rosso del Bufalaro, della quale vi mostreremo ora una diapositiva liberamente tratta da un collage di messaggi pervenuti nella nostra posta delle segnalazioni:
“Buongiorno, ho visto questo video dove a sua volta, uno regala tramite dei lavori, vende un iPhone 11 Pro a 2 Euro su YouTube, è Buffala o non è bufala?”
“Prenda mio buon mago, legga questo articolo, ne parliamo diffusamente”
“Eh no, questo non è la buffala che dico io, qui c’è scritto che iPhone 11 Pro a 2 Euro su Telegram è la buffala, questo è su YouTube, è la Buffala o non lo è?”
“È la stessa cosa…”
“No che non lo è! La buffala è Telegram!”
“Le mando questo altro articolo”
“E questo, carolei, è Facebook! Io chiedo se è la buffala YouTube! Non mi rispondete? Allora vi blocco e vi segnalo, perché voi siete la Buffala che non mi volete fare l’Antibuffala così vi prendete tutti gli iPhone 11 Pro a 2 Euro su YouTube!!”
Funziona sempre così
Succede che scopriamo dall’ottimo Dirtybad, il cui canale vi consigliamo che la truffa dell’iPhone 11 Pro a 2 Euro su YouTube ha avuto un insperato rinascimento
Rinascimento nel quale voci con un visibile accento confuso, frutto di uno scammer in cerca di un pubblico fuori dalla sua lingua madre che legge un copione prestabilito millanta di aver ottenuto il desiderato oggetto di lusso descrivendo ad altri i passi per ottenerlo.
Che come al solito comprendono condividere a più utenti link di dubbia provenienza che invitano a fornire nomi, cognomi, indirizzi e conti corrente “necessari” ad ottenere il pacchetto e pagare la modica somma.
Ma che in realtà, come abbiamo visto in passato, nella migliore delle ipotesi vi costeranno abbonamenti a servizi non graditi, nella peggiore consentiranno a malfattori di avere accesso al vostro conto.
Sembra una domanda oziosa, quasi impertinente: ma sappiamo tutti, per le ragioni citate, quanta presa abbia YouTube.
E siamo grati che stia agendo ad esempio contro i complottisti e altri malintenzionati che hanno fatto terreno di conquista dei video.
Non sarebbe ora necessario fermare anche questo genere di truffe?
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