Il libro di Chiara Giannini con le 100 domande rivolte al Ministro dell’Interno Matteo Salvini, edito da Altaforte, è il caso editoriale dell’anno. Detrattori e supporters, da diverse settimane, hanno inaugurato una vera e propria guerriglia verbale sul tema e il campo di battaglia si è spostato sulle recensioni di Amazon.
Tra gli adulatori del vicepremier, troviamo un sottile attacco ai detrattori:
Poveretti. Non ho preso ancora il libro. Ma leggendo le tre recensioni di tre diversi mxxxxxxxi, lo ordino subito.Se questi sono esempi dell’intelligenza degli avversari, Salvini vive tranquillo.
Tra le risposte, leggiamo:
A me è bastato leggere l’introduzione, con la storiella che il felpato sarebbe il più desiderato da tutte le donne e che tutto nasce dal dal furto del pupazzetto di Zorro, per capire che c’è chi sfrutta la scarsa intelligenza dei fan per fare soldi. Spero che quella sia la spiegazione logica, altrimenti è solo un delirio.
Se questo libro è l’esempio di “cultura” a cui aspirate… mamma mia!!!
Improvvisamente interviene un account che cerca di mettere ordine:
I lettori si aspettano di leggere in questo spazio le recensioni dei libri e non delle dichiarazioni di intenti, di cui non ci importa nulla, (“lo ordino subito”) o dei commenti sull’intelligenza degli avversari definiti, con linguaggio crittografato, mxxxxxxxi. Qui non ci sono avversari, ma solo lettori, anche con gusti diversi, che esprimono anche giudizi pungenti, ma non si permettono di insultare le capacità intellettive altrui. Quindi legga il libro e ne faccia una circostanziata e motivata recensione, in buona lingua italiana, senza dare dello scemo a nessuno. Per inciso, forse Salvini di questi tempi non è tanto tranquillo, ma questo non è tema di recensioni librarie, ma argomento da trattare in altra sede.
Ovviamente non mancano coloro che consigliano il Maalox, lo stesso medicinale consigliato da Matteo Salvini agli avversari politici forse troppo infastiditi dai bacioni dispensati senza precauzioni mediche:
Libri al rogo come nei peggiori totalitarismi. La cosa più bella è leggere le pseudo faziose recensioni di chi è sempre schierato ‘a prescindere’! Quanti MAALOX
A tal punto, di nuovo, interviene l’utente che si è presa la briga di moderare:
Caro Cliente Amazon, anche lei come l’altro recensore non ha fatto una recensione del libro, ma un commento sulle altre recensioni. Le segnalo inoltre una inesattezza: scrivendo “pseudo faziose recensioni” ciò che viene inteso è che le recensioni non sono davvero faziose, appunto pseudo. Lei voleva e doveva dire, se ho capito il suo pensiero, le faziose pseudo recensioni, intendendo che queste sono fasulle. Le consiglio vivamente di leggere il libro, di recensirlo, positivamente o negativamente, secondo il suo gusto, motivando i suoi giudizi in buon italiano, Solo così sarà utile agli altri lettori e potrà orientare le loro scelte. Vorrei inoltre aggiungere alcune considerazioni. Poiché la sua recensione era presente già nel primo giorno di uscita del libro, i casi sono tre: 1) se è un cliente amazon non lo ha ancora potuto leggere e si è limitato a polemizzare; 2) se lo ha acquistato altrove e lo ha letto non lo ha comunque recensito; 3) e questa mi sembra l’ipotesi più probabile, non solo lei non ha letto il libro (e forse non lo leggerà mai) ma ha solo fatto un’inopportuna polemica, non rendendosi conto di essersi lei stesso schierato “a prescindere”. Come cliente Amazon e come lettrice trovo fastidioso il suo uso improprio di uno spazio di libero scambio di idee sulle letture.
Sappiamo, del resto, che nel mondo social le parole “pseudo”, “obsoleto” e “fazioso” vengono dispensate più per darsi un tono che per argomentare.
Tra i detrattori troviamo un altrettanto acceso scambio di frecciatine:
Facile e utile. Facile da colorare. Utile in bagno e/o sotto il tavolo che balla. Non lo consiglio però da leggere la sera in camerata.
Come accade per “Maalox” e “buonisti”, ecco il commento di chi parla di fascismo nell’antifascismo:
il Fascismo degli antifascisti colpisce ancora…
C’è chi scherza, poi, su chi sia l’assassino, e tra i commenti rispondono che si tratta di “qualche zecca”. Ancora, si parla dei benefici fisiologici giunti dopo la lettura del libro (lettura che ovviamente non c’è stata), ma l’appassionato di turno non manca di considerare “sinistroide” chi si cimenta in tale battuta:
Da anni non riuscivo a sbloccare il mio blocco intestinale. Ora ho risolto il problema alla radice, lassativo fenomenale che offre in allegato la carta igienica
(risposta) spera di non continuare con la diarrea potresti scomparire sinistroide.
Parliamo di recensioni belliche per scherzare, ma è interessante notare che la lotta destra-sinistra / proSalvini-antiSalvini / fascismo-comunismo / lettori-detrattori e tante altre fazioni che scomodano vocaboli già consumati e ben poco originali si sia spostata su Amazon, sconfinando rispetto alla zona di comfort dei social network. Parliamo di caso editoriale dell’anno perché proprio le polemiche innalzate a seguito della pubblicazione del libro, della sua comparsa nella collana Altaforte e della sua presenza (poi ritirata) al Salone del Libro hanno innescato il giusto polverone che ha fatto da evidenziatore sul caso, offrendo ad esso quella visibilità che non è certo dovuta a quanto contenuto nelle pagine.
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