Invito a tutti da fonte MISE con stop utilizzo WhatsApp: internet al collasso, ma è una bufala
In queste ore sta circolando sul web un post con fonte MISE che evidenzia la possibilità di collasso della rete internet in Italia a causa dell’uso intensivo delle ultime settimane. Con la quarantena forzata inevitabilmente sono aumentate le comunicazioni tramite videochiamate e che quindi devono essere supportate da una rete internet. Tra l’altro anche le piattaforme streaming sono state praticamente prese d’assalto dagli utenti ed ogni giorno c’è un accumulo sempre maggiore di persone online.
Il messaggio in questione, che si è poi rivelata l’ennesima bufala, dichiara come i gestori di rete stiano invitando i propri utenti a non diffondere video e materiale multimediale online, perché ogni tipo di invio o download attraverso i social, includendo anche WhatsApp, sta impegnando in modo eccessivo la rete, impedendo un suo corretto funzionamento. Addirittura nel messaggio viene specificato come protezione civile, scuole, ospedali ed aziende non siano più in grado di scambiare dati.
Si parla quindi di collasso della rete internet a causa di un uso spropositato dei servizi online da fonte MISE, ma in realtà non è così ed è stata la ministra per l’Innovazione digitale, Paola Pisano, a spiegare tutta la verità a riguardo. E’ palese come nell’ultimo periodo l’utilizzo di internet in Italia sia aumentato notevolmente, anche grazie al progetto didattica a distanza ed allo smart working a cui hanno aderito diverse aziende italiane, ma pensare ad un collasso della rete risulta essere assolutamente falso. Possono esserci degli intasamenti in alcune ore del giorno che comportano a dei leggeri rallentamenti, ma la rete internet in Italia non è assolutamente compromessa ed anzi deve essere vista come una risorsa preziosa, un bene primario come l’acqua, perché in grado di creare una comunicazione unilaterale in tutto il mondo.
Di recente si è parlato di WhatsApp soprattutto per il fantomatico decreto che consentirebbe intercettazioni telefoniche con maggiore facilità, salvo poi scoprire ieri sera che si tratti di una bufala. In Italia, un Paese all’ultimo posto dell’indice DESI della digitalizzazione, si sta cercando di migliorare giorno dopo giorno nei servizi digitali, non si può insomma pretendere che le persone da un giorno all’altro riescano ad essere in grado di organizzare al meglio il proprio lavoro tramite semplicemente internet, ma è un primo passo verso questo cambiamento. Si parla soprattutto di didattica a distanza ed anche se alcuni professori hanno riscontrato delle iniziali difficoltà, ora tutto procede per il verso giusto. Non c’è quindi assolutamente il rischio che con questo uso costante ed intensivo della rete internet in Italia possa avvenire un collasso. E nessuna comunicazione con fonte MISE su internet al collasso.
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