Invitiamo alla cautela sulla confisca dei cani in Corea del Nord per essere mangiati: cosa sappiamo
Sta sollevando enormi discussioni la presunta decisione di procedere con la confisca dei cani in Corea del Nord, affinché possano essere mangiati. Animali da sempre al centro di fake news, come abbiamo notato pochi mesi fa subito dopo i primi casi di Coronavirus nel mondo, oggi 19 agosto è molto importante esaminare le voci che si rincorrono a proposito di presunte direttive arrivate direttamente da Kim Jong-Un. Soprattutto se consideriamo il fatto che questa notizia ha fatto rapidamente il giro del mondo.
Confermato che si procederà con confisca dei cani in Corea del Nord affinché possano essere mangiati dalla popolazione?
Tantissime le testate che in questi due giorni hanno parlato della possibile confisca dei cani in Corea del Nord affinché le fasce della popolazione maggiormente in difficoltà possano mangiarli, alla luce della difficile situazione che si è venuta a creare nel Paese. Alcuni chiarimenti importanti sotto questo punto di vista ci sono arrivati da una fonte come MSN, che offre diversi spunti di riflessioni anche ai lettori italiani oggi 19 agosto.
Attraverso la fonte, sappiamo che l’origine della notizia secondo cui in cani in Corea del Nord sarebbero destinati ad un barbaro destino arrivi direttamente dal sudcoreano Chosun Ilbo. Quest’ultimo, infatti, ha riferito che il presidente Kim Jong-Un ritiene la proprietà degli animali domestici un aspetto riguardante la cosiddetta “ideologia borghese”, al punto da ordinare ai proprietari di cani di consegnare gli animali. Lo scopo? Procedere con il loro massacro per nutrire i nordcoreani affamati.
Tutto nasce dal fatto che alcuni nordcoreani debbano fare i conti con una carenza di cibo inattesa in determinate aree, a causa delle risaie allagate da forti piogge. Al momento, comunque, non esistono riscontri ufficiali che attestino l’autenticità dei presunti ordini di Kim Jong-Un, in merito all’obbligo di consegnare i cani in Corea del Nord alle autorità per la loro successiva macellazione.
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