Inutile scoop su percezione del Coronavirus in Svizzera e zero mascherine a Lugano per i complottisti
C’è una particolare percezione del Coronavirus in Svizzera, che rende totalmente inutile il documento che ci è arrivato ieri 15 maggio da Lugano, con un video che ci mostra tanti residenti senza mascherina. Abbiamo affrontato la questione con un articolo specifico, ma in questo frangente vogliamo affrontare la questione elvetica in modo più generale, in modo che tutti possano contestualizzare al meglio la vicenda. Ci sono tre ragioni, infatti, per non considerare uno scoop quanto raccolto di recente.
Coronavirus in Svizzera e niente mascherine: scorte limitate
Parlando di Coronavirus in Svizzera, ad esempio, balza subito agli occhi un report di Swiss Info, secondo cui il vero problema in questo Paese consiste nella carenza di mascherine. Solo negli ultimi giorni, infatti, sono arrivate nuove forniture e a quanto pare i costi non sono indifferenti per i cittadini. Questo, associato a politiche meno “aggressive” sugli obblighi per le persone, porta evidentemente a situazioni come quella riscontrata a Lugano venerdì 15 maggio.
Questioni culturali tra mascherine e Coronavirus in Svizzera
La stessa fonte, poi, ci dice che ci sono questioni culturali dietro le segnalazioni riguardanti il non utilizzo delle mascherine a Lugano ed il modo in cui si concepisce il Coronavirus in Svizzera. La stessa fonte, infatti, ci parla di enorme fiducia in sé stessi e nel rispetto delle norme comportamentali suggerite. Inoltre, le disposizioni suggeriscono di utilizzarle prevalentemente in ambienti chiusi, come i mezzi pubblici, al contrario di quanto viene mostrato nel famoso video. Insomma, gli svizzeri usano poco le mascherine, ma non per le ragioni sostenute dai complottisti in Italia.
Non usano le mascherine a Lugano: eccezione in Europa e non regola
C’è infine un ultimo aspetto che dobbiamo esaminare bene a proposito del Coronavirus in Svizzera e del mancato uso delle mascherine a Lugano il 15 maggio. Il caso elvetico, infatti, rappresenta culturalmente un’eccezione, indipendentemente dalle considerazioni che si possono fare sulla fornitura delle stesse mascherine. E allora, cosa rende questo “scoop” più autorevole di altri report in giro per l’Europa, dove distanziamento sociale e mascherine restano fattori dominanti? Misteri della fede e dei complottisti.
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