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Introdotta la sospensione del Green Pass per malattia: cade cavallo di battaglia nopass

Uno dei cavalli di battaglia dei nopass e dei novax è la sospensione del Green Pass per malattia.

Effettivamente ad agosto del 2021 non c’era un sistema di revoca temporaneo attivo, anche se era stato richiesto dalla politica e dal diritto.

Con buona ragione oseremmo dire: il contagiato dovrebbe avere il senso civico di restare a casa in caso di sintomi e effettuare i controlli di rito.

Chi vi scrive ha avuto modo di presenziare a diversi eventi “in presenza fisica” col Green Pass: coerentemente con la ragione del provvedimento ha subito frequentemente il controllo della temperatura in sede.

In caso di temperatura elevata e sintomi positivi era demandato infatti all’utente finale l’autodisciplina di mettersi in quarantena. E qualora segnalato all’ASL fosse uscito con Green Pass valido, anche in presenza di Green Pass sarebbe stato sanzionabile.

Non era considerato un difetto, ma una forma immanente della struttura del Green Pass: è impossibile “perdere la vaccinazione”, ma bisogna avere il senso civico di mettersi in quarantena se malati.

L’aneddotica nopass e novax si è quindi riempita di storie non troppo verificabili di malatissimi vaccinati che andavano in giro come untori volontari mentre i buoni nopass e novax si sottoponevano a continui tamponi.

Tamponi che, dal punto di vista della sicurezza, equivalgono a smettere di usare contraccettivi dichiarando che si farà un test di gravidanza al giorno e giurando che si prenderà la pillola del giorno dopo nel caso di positività.

Ma adesso il desiderato sistema di sospensione del Green Pass per malattia è stato inserito.

Introdotta la sospensione del Green Pass per malattia: cade cavallo di battaglia nopass

Da adesso in poi, ogni qualvolta un soggetto viene segnalato all’ASL o si autosegnala, il Green Pass verrà sospeso fino alla negativizzazione dei tamponi.

Sostanzialmente il Green Pass sarà segnalato come invalido, quindi inutilizzabile, per tornare in operatività piena.

Invero, nei mesi passati era apparsa la possibilità di revocare determinati certificati, specialmente alla luce dell’apparizione di “sensali del falso” in contatto con operatori infedeli.

La sospensione rende ancora più semplice ovviare eventuali carenze di senso civico, togliendo ai novax e nopass l’aneddotica più usata nella loro costante attività di propaganda.

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