Ci segnalano i nostri contatti una curiosa condivisione che dimostrerebbe come il “Lockdown è la punizione del carcerato”.
La condivisione è un’immagine presa da un testo, indicato in alcune condivisioni come una vecchia edizione del Dizionario di slang americano (reperibile in edizione aggiornata a questo link e in altre librerie specializzate, ad ulteriore riprova che assai probabilmente il complottista ricondivisore medio non ha effettivamente riscontrato le fonti, ma si è fidato del primo link…)
Dove viene usato Lockdown per indicare la
“Punizione che consiste nel confinare un detenuto nella sua cella, senza lasciarlo uscire per l’ora d’aria”
Il tutto assistito da didascalie del calibro di
“Interessante il termine scelto… e sappiamo bene che quando si tratta di comunicazione mediatica nulla è lasciato al caso”
e
“I vecchi dizionari sono fonte di rivelazioni Fonte: Dizionario di Slang Americano, ed Mondadori, 1994”
Problema: quello non è un dizionario di inglese, è un dizionario di Slang. C’è scritto nel titolo. È un dizionario di gergo, contenente quindi definizioni volutamente storpiate e modificate rispetto alla lingua parlata comunemente.
Partiamo da un vocabolario di lingua italiana corrente. Il Vocabolario Treccani, per non essere accusati di essere “servi della kasta”. E apriamolo insieme alla voce “gergo”. Leggendo che:
gèrgo (ant. gergóne) s. m. [dal fr. ant. jergon, jargon, che in origine significava «cinguettio»] (pl. -ghi). – 1. Forma di linguaggio propria di certi gruppi sociali (sette religiose o politiche, mercanti, persone dello stesso mestiere, e anche vagabondi, malviventi, carcerati, ecc.), usata allo scopo di evitare la comprensione da parte di persone estranee al gruppo: parlare il g., e più comunem. parlare in gergo. Consiste nella sistematica sostituzione di vocaboli della lingua comune con altri di origine straniera, o anche indigeni ma con significato mutato e allusivo, oppure deformati o alterati con ricorso a metatesi, con aggiunta o sostituzione di suffissi, con scorciature finali, ecc., come avviene nei varî tipi di furbesco in Italia, nell’argot francese, ecc.
Quindi sappiamo che determinati gruppi sociali “storpiano” volutamente alcune parole in modo da renderle incomprensibili al vasto pubblico. Usando quindi parole decontestualizzate in modo allusivo e mutato.
E ovviamente, nessun carcerato, neppure negli USA, ha interesse che quello che dice sia agevolmente compreso dai secondini.
Solo un folle penserebbe che offrire a qualcuno una “lasagna” sia una minaccia di morte: eppure nel gergo carcerario e criminale siciliano, nella fattispecie di Agrigento, la “lasagna” è il coltellaccio a serramanico (cit. “Il manuale del Giovane Detective”, Arnoldo Mondadori Editore).
Tampoco solo in un universo dove le leggi della fisica e della linguistica sono il parto della mente di un folle potrebbe postulare che un “agguato al Settebello” mediante uno “stoppone” non sia un furto in treno da effettuarsi bloccando i binari, ma un tentativo di assalire un autofurgone della polizia per mezzo di auto veloci e scattanti (gergo Romano, Ibidem).
Ciò posto, chiunque abbia creato questo meme ha semplicemente disegnato freccine su un dizionario di gergo confondendolo (dolosamente o colposamente) per un dizionario di lingua.
Nel caso del mero errore siamo dinanzi alla definizione da manuale di analfabetismo funzionale, definita dall’UNESCO come l’incapacità
“di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità.”
In questo caso qualcuno ha letto un dizionario di gergo, ha letto se non il dizionario stesso almeno la sua presentazione in copertina che lo descriveva come
“Dall’informatica al mondo del cinema; dal politichese al linguaggio della strada dei teenager e delle minoranze etniche; dai neologismi del romanzo contemporaneo al gergo sportivo e dello show business. E in più, acronimi, modi di dire, sigle, proverbi, termini giornalistici e pubblicitari. Uno strumento per chi viaggia, per chi ascolta musica, per chi traduce.”
Ed ha deciso che la comunicazione politica e giornalistica anziché rifarsi alla lingua parlata dai più dovesse rifarsi ad un gergo noto solamente in alcune carceri.
Prendiamo per finire questa analisi il Dizionario di lingua Inglese Collins-Cobuild, testo consigliato a chi vuole imparare la lingua inglese a livello medio-alto, evitando quindi il continuo ricorso a dizionari Inglese-Italiano col rischio di depauperare le proprie conoscenze.
plural lockdowns
1. sostantivo variabile
If there is a lockdown in a building or the building is on lockdown, nobody is allowed to enter or leave because of a dangerous situation.The lockdown lasted for about an hour until the intruder was arrested.
The prison was put on lockdown after riots broke out.2. sostantivo variabile
If there is a lockdown, people must stay at home unless they need to go out for certain reasons, such as going to work, buying food or taking exercise.The lockdown can only be relaxed once infection rates fall.
One third of the global population is on lockdown.
Ed ora traduciamo
plural lockdowns
1. sostantivo variabile
Se c’è un lockdown in un edificio o l’edificio è in lockdown, nessuno può entrare o uscire perché vige una situazione di pericolo[Esempi] Il lockdown è durato per un’ora, fino all’arresto dell’intruso
La prigione era in lockdown perché si sono scatenate rivolte.2. sostantivo variabile
Se c’è un lockdown, le persone devono stare a casa a meno che non debbano uscire per determinate ragioni, come andare al lavoro, comprare cibo o fare esercizioIl lockdown può essere sciolto solo quando diminuirà il tasso infettivo.
Un terzo della popolazione globale è in lockdown
Quindi, nell’uso comune, cui si fa riferimento, il lockdown è il blocco dovuto ad una situazione di pericolo. Come una pandemia, la presenza di criminali a piede libero o altre situazioni di grave rischio.
Nel gergo criminale il lockdown viene usato per metonimia: siccome il lockdown implica una clausura per motivo di emergenza, il gergo carcerario astrae e quindi rimuove il motivo usandolo come sinonimo di clausura.
Per lo stesso motivo, come abbiamo visto, per cui definisce lasagna un coltello, stoppona una veloce macchina da corsa o, citando il dizionario citato nella Catena di S. Antonio, usa “lockjaw”, il termine inglese per il Tetano come sinonimo del ventriloquio.
Perché, ovviamente, un moribondo per il tetano non riesce ad aprire la bocca a causa degli spasmi.
Le lingue sono un sistema vivo e vitale, da esaminare con cura e senza improvvisazione. Altrimenti, si arriva all’errore ed al complottismo.
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