Interdetti a DiMartedì con Francesca Donato: “Facciamo come l’Inghilterra, pochi ricoveri e morti”
Ha lasciato tutti perplessi la proposta di Francesca Donato durante la puntata di DiMartedì che è andata in onda il 16 novembre. Pur di mettere la parola fine al green pass, infatti, l’ex esponente della Lega ha rilasciato alcune dichiarazioni che hanno sollevato un polverone in studio. La sua idea, a distanza di pochi giorni dall’ultima discussione che l’ha vista protagonista in tv, è quella di adottare anche in Italia il modello del Regno Unito. Nell’isola, infatti, c’è una versione molto più soft della certificazione e meno restrittiva.
L’idea di Francesca Donato nel copiare il modello dell’Inghilterra
Dunque, Francesca Donato propone a tutti di copiare in tutto e per tutto il modello inglese. Attraverso una rapida ricerca su Google, ci si accorge che nel Regno Unito abbiamo poco meno di 40.000 nuovi casi positivi al giorno da un po’ di tempo a questa parte. I ricoveri ospedalieri sfiorano le 9.000 unità, mentre in media abbiamo tra i 150 e i 200 morti al giorno.
Valori evidentemente tollerabili per la nota NoVax e no green pass, avendo concluso il suo ragionamento così: “Sì, tanto i ricoveri sono bassi e i morti pure, qual è il problema? Si immunizzano naturalmente“. Il fact checking, in questo caso, si riferisce al confronto non solo tra i numeri registrati in Italia e nel Regno Unito, ma anche sull’impatto che i valori inglesi avrebbero sul nostro sistema sanitario.
Già, perché il punto è un altro. L’Italia fa registrare poco meno di 4.000 ricoveri per Covid al momento. Raggiungere gli standard del Regno Unito comporterebbe una maggiore pressione ospedaliera, coi malati Covid ben oltre il 10% delle degenze sul territorio nazionale, oltre al fatto che i ricoveri per altre patologie potrebbero andare incontro a rallentamenti. Il tutto, tralasciando il discorso sui morti accennato da Francesca Donato nel video che segue, visto che dopo tanto tempo siamo finalmente scesi sotto la soglia dei 100 decessi giornalieri.
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