Inspiegabile gaffe dell’ex rettore UNISA (Lega) sul PD: abusivi al governo, 4 volte in 6 anni

di Redazione Bufale |

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Inspiegabile gaffe dell’ex rettore UNISA (Lega) sul PD: abusivi al governo, 4 volte in 6 anni Bufale.net

Di post che potremmo definire “populisti” in ambito politico ne vediamo tanti, ogni giorno, sui social, ma quello dell’ ex-rettore UNISA (ex rettore, a dirla tutta, da un paio di mesi a questa parte) lascia un tantino sconcertati a fine agosto, al netto del fatto che il diretto interessato sia ufficialmente della Lega. Dopo aver analizzato la presunta telefonata tra Salvini e Zingaretti annunciata in diretta TV da Mentana, prima che ci venisse smentita da fonti interne al Partito Democratico come avrete notato dal nostro approfondimento, stavolta tocca analizzare un post apparso sui social in queste ore.

A diffonderlo, come accennato, è stato proprio l’ex rettore UNISA. E così, se da un lato si può chiudere un occhio quando determinati contenuti che alimentano tensioni e disinformazioni vengono “spinti” da privati, dall’altro il tutto assume connotazioni differenti quando si parla di soggetti (anche politici) che ricoprono ruoli tanto importanti. Qui di seguito potrete apprezzare il post in questione nel suo formato originale, in modo da farvi un’idea più precisa su cosa stiamo trattando.

Come avrete notato, l’andazzo cavalcato dall’ex rettore UNISA è lo stesso di sempre, in merito al PD al governo. Il motivo? Torna attuale ufficialmente la questione del Partito Democratico al governo senza essere stato votato dai cittadini. Premesso che alle elezioni che hanno poi portato all’alleanza gialloverde la sua Lega in realtà abbia raccolto meno voti rispetto al PD, occorre ricordare che le nostre preferenze di voto hanno diversa ragion d’essere. Insomma, come gli è stato fatto giustamente notare nei commenti, “i governi non si eleggono“.

Punto di vista, quello dell’ex rettore UNISA, aggravato dalla dietrologia e da una citazione: “Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare”, menzionando Mark Twain. Oltre a rimandare ai governi 2013 di Enrico Letta, quello 2014 di Matteo Renzi, quello del 2016 con Paolo Gentiloni e quello 2019 con Giuseppe Conte bis (Monti bis). Insomma, tante imprecisioni in un solo post. Se siano volute o meno, non è dato saperlo.

**Abbiamo corretto da rettore ad ex-rettore grazie della segnalazione

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