Insegnante tenta suicidio a Rende: smentite le indiscrezioni novax
Insegnante tenta suicidio a Rende: è una notizia tragica. Che, come sempre, diventa ancora più tragica quando si è costretti a smentire indiscrezioni.
Il dolore, la sofferenza, il disagio vanno sempre rispettati e mai viralizzati.
Insegnante tenta suicidio a Rende: la storia
Succede che un uomo di 33 anni ha cercato di togliersi la vita a Rende, immolandosi con una tanica di benzina. L’insegnante ha riportato ustioni sul 70% del corpo, è gravissimo.
Del tutto ignote le ragioni del gesto al momento: l’uomo non aveva problemi legali, né risultava affiliato a gruppi estremisti o legati ad attivismo militante.
Niente poteva far supporre quell’estremo gesto. E la comunità si stringe nel dolore e nel tentativo di essere vicini alla famiglia.
Non tutti però
Le indiscrezioni novax
Un tamtam diffuso sulla Rete, e purtroppo riportato da alcune testate, cerca di legare la storia all’introduzione del Green Pass Obbligatorio, insinunando che il giovane possa essere una “vittima del Green Pass”, suicida perché avrebbe perso il lavoro a causa del rifiuto del vaccino.
In realtà la vittima era in regola con l’obbligo vaccinale, privo di incarico ma avrebbe potuto accettarne uno.
Davanti al dolore, forse sarebbe meglio verificare prima, insinuare dopo.
Cogliamo anche l’occasione per scagliarci contro l’ostentazione delle immagini, drammatiche, dell’immolazione.
Esiste un limite che non significa censura, ma rispetto. Diffondere immagini crude di dolore, aggiungendo insinuazioni non verificate non rende onore ad una vittima, anzi.
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