Fare disinformazione è molto semplice: prendi il tuo telefono, filmati mentre dici qualcosa con un tono sicuro, buttalo in rete e troverai dei seguaci. Questo è quanto accade con un video preso da Tik Tok e distribuito nei vari gruppi Facebook come testimonianza di una verità. Autrice del video è una presunta infermiera di un non meglio precisato ospedale la quale lancia la sua invettiva contro i vaccinati.
Qui la situazione è peggiorata, i positivi aumentano anche tra i colleghi. Dobbiamo smetterla di dare la colpa ai non vaccinati perché io penso che il maggior danno invece venga dalle persone vaccinate a cui è stato dato il green pass, che vanno in giro liberamente senza mascherina, inconsapevoli del fatto di essere positivi perché non hanno l’obbligo di fare un tampone, visto che con il green pass si può andare ovunque.
Cerchiamo di continuare a mettere la mascherina, cerchiamo di continuare a stare attenti, ad attenzionare i sintomi, e continuiamo a fare tamponi allorquando lo riteniamo necessario per salvaguardare noi e gli altri, soprattutto.
Premettendo “vaccinato” e “senza mascherina” è una forzatura per associare l’immunizzazione a una ritrovata imprudenza, la presunta infermiera mente quando afferma che il green pass sia riservato ai vaccinati. È scritto a chiare lettere sul sito del governo, piuttosto, che la certificazione verde può essere ottenuta anche da persone risultate negative a un test molecolare/antigenico.
Dunque? I contagi sono maggiori tra i vaccinati? Ovviamente no, e questo documento pubblicato il 4 agosto dall’ISS smentisce il “penso che” dell’autrice del video. La protagonista racconta di contagi tra i colleghi, ma si limita soltanto ad esporre a voce il suo messaggio senza dimostrare quello che afferma. Abbiamo appurato, quindi, che mente due volte: la prima sui contagi tra i vaccinati, la seconda sulle modalità di impiego del green pass.
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