Infermiera negazionista si vanta di non indossare la mascherina: è stata licenziata
Un’infermiera negazionista dell’Oregon è stata messa in congedo amministrativo dopo aver pubblicato un video TikTok che prendeva in giro le misure di base progettate per frenare la diffusione del Covid. La donna, che lavorava nel reparto di oncologia ha chiaramente affermato: “Chissà cosa farebbero i miei colleghi se scoprissero che non indosso la maschera quando sono fuori e che permetto ai miei figli di incontrare gli amici”. L’infermiera si è vantata non solo di non rispettare le regole nella sua vita privata, ma di farlo anche a lavoro dove rappresenta un pericolo per le persone più fragili e già gravemente malate. Ne ha parlato il Daily Mail.
Articolo originale su un’infermiera italiana del 23 novembre
Una testimonianza forte e chiara, figlia di un volantino negazionista trovato sulla propria auto dopo l’ennesimo turno massacrante per l’infermiera. La storia di oggi, infatti, ci riporta un documento autentico che dovrebbe far riflettere tutti coloro che continuano a negare l’esistenza del virus, o che in alternativa ne minimizzano gli effetti. Una vicenda che, almeno in parte, si riaggancia a quanto avvenuto la scorsa settimana, con il caso del paziente negazionista di Vercelli che ha rischiato di sentirsi male per le sue idee.
Cosa dice l’infermiera sul volantino negazionista trovato dopo il turno lavorativo
La testimonianza diretta dell’infermiera, che lavora presso l’ospedale civile di Pescara, la trovate anche su Facebook. Si tratta di una dipendente che effettivamente è impegnata presso la suddetta struttura, con il fardello di dover dare il proprio contributo in un momento storico delicato come questo per fronteggiare l’emergenza Covid. Il filmato integrale ed originale lo trovate a fine articolo, con tutte le argomentazioni del caso in risposta al volantino negazionista e a tutte le teorie portate avanti in queste settimane anche da coloro che inseguono le ambulanze per dimostrare chissà cosa:
“Se ti ammalerai di Covid o di qualsiasi altra malattia, non venire in ospedale perché non te li meriti i nostri sacrifici“.
Va evidenziato anche che, a detta dell’infermiera, chi fa il suo lavoro e più in generale i medici non debbano essere considerati degli eroi. Si tratta solo di persone che stanno facendo il loro lavoro, affrontando un’emergenza ed una grave carenza di organico.
Fatti che si aggiungono, dunque, alla storia dell’infermiera negazionista dell’Oregon.
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