A Venezia, in Rio Terà San Leonardo a pochi passi dal ponte delle Guglie, un tunisino presumibilmente ubriaco è stato picchiato da tre parenti di una minorenne. L’uomo, infatti, avrebbe mostrato i genitali alla bambina, scatenando l’ira vendicativa della sua famiglia. I nostri lettori ci segnalano un articolo pubblicato su Blasting Pop nella prima settimana di ottobre.
Il Gazzettino è la prima testata ad aver pubblicato la notizia, il 2 ottobre alle 10:51.
Alcuni giorni prima del pestaggio, nel pomeriggio, l’uomo in stato di ebbrezza aveva esibito i genitali di fronte alla ragazzina, che era scappata verso casa visibilmente spaventata e aveva raccontato l’episodio ai suoi famigliari. L’uomo lavora come portabagagli di fronte alla stazione ferroviaria. Due giorni dopo la vicenda il nordafricano è stato raggiunto da tre uomini, parenti della ragazzina, che si erano messi a cercarlo dal momento in cui la vittima aveva raccontato il fatto.
Intorno alle 19 ha avuto luogo il pestaggio, vicino al Ponte delle Guglie, e l’uomo ha riportato un occhio nero e gonfio. Dopo averlo punito, i tre uomini hanno gettato nel fiume il carretto con il quale il tunisino lavora. In quel momento qualcuno ha chiamato i Carabinieri, che una volta portatisi sul posto hanno ascoltato le testimonianze degli altri commercianti della zona. Il giorno dopo, il tunisino è tornato sul posto di lavoro alla ricerca di un nuovo carretto con il quale riprendere a lavorare. Il Gazzettino riporta le testimonianze degli altri commercianti:
Quando quel tunisino è ubriaco, praticamente tutte le sere diventa fastidioso ed aggressivo. Beve tutto il giorno e poi la sera si esibisce in spettacoli indecorosi. Spaventa le ragazze correndo loro dietro e facendole scappare; si piazza in mezzo alla fondamenta gesticolando e blaterando, incurante se le sue mani vanno a finire sulla faccia della gente; cerca la rissa provocando con atteggiamenti aggressivi. Un uomo a perdere. Non ci meraviglia che abbia compiuto atti osceni. La vendetta non è mai una bella cosa, ma qualche sberla l’ha presa spesso.
Il Giornale riporta che il tunisino risulta domiciliato abusivamente a Mestre, presso l’ex Malteria Adriatica, nella quale alloggiano i facchini abusivi veneziani, pur se Il Gazzettino riporta che i portabagagli veneziani risultano formalmente in regola. Sempre Il Gazzettino, infine, scrive che le indagini sono ancora in corso da parte degli inquirenti, non essendo ancora chiara la dinamica dei fatti raccontati nelle testimonianze.
Le varie fonti, infatti, non riportano l’età – anche solo orientativa – della ragazzina molestata e, soprattutto, parlano di «almeno tre uomini», lasciando in sospeso un dettaglio che può essere rilevante per la ricostruzione dell’episodio.
Si legge, nel confronto tra le fonti, che l’autore è quasi sempre lo stesso in almeno 3 testate:
Sulla notizia non esistono aggiornamenti, nonostante altri riscontri da autori diversi presenti su altre fonti come Secolo d’Italia. Parliamo di indagini in corso, dunque, per rimetterci a quanto riportato sul Gazzettino circa le verifiche non ancora terminate degli inquirenti, che in questi giorni stanno ancora raccogliendo le testimonianze di quanti hanno assistito al pestaggio avvenuto a Venezia vicino al Ponte delle Guglie.
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