“Importante sul Green Pass”: bufale e disinformazione
Ci segnalano i nostri contatti una condivisione virale titolata “importante sul Green Pass”.
Condivisione che sarebbe bastato verificare aprendo un giornale a caso per rendersi conto di quanto sia priva di senso.
Come al solito, facciamo a pezzi il giochino
“La TV vuol far credere che il Green Pass è obbligatorio”: disinformazione
O meglio l’asserzione dipende da cosa vuoi farci.
Siamo di fronte al solito “grande segreto che il Mainstream non vuole dire”. Le solite verità così segrete che sono “solamente” pubblicate su tutti i giornali principali e lette su tutti i telegiornali.
Ma ovviamente chi si informa solo da “Robe cadute dai Camion” e “Il blog che noncielodikeno” non ha mai letto o sentito in vita sua.
Il Green Pass, come il vaccino non è obbligatorio.
Si può continuare a spostarsi, come prima, nelle e da e verso le zone gialle e bianche.
Va da sé che siccome al momento siamo completamente in Zona Bianca tranne la Valle d’Aosta che comunque è in zona gialla, se oggi volessi spostarmi in tutta Italia potrei farlo comodamente senza Green Pass.
Ciò non toglie che se per ipotesi (al momento, fortunatamente, peregrina dati i successi della campagna vaccinale) una improvvisa recrudescenza di COVID19 riportasse alcune regioni Italiane in zona rossa o arancione, il Green Pass sarebbe l’unico modo per uscirne o entrarne.
E in ogni caso, anche in Zona Bianca, si considera un dato ormai assodato con l’arrivo del Green Pass che lo stesso servirà per l’accesso a feste, ricevimenti e, assai probabilmente, eventi, secondo quanto sarà deciso di concerto con le Regioni.
È stato abortito per problemi di Privacy – Bufala
Il che è un falso.
Il Garante della Privacy ha dato infatti il via libera incondizionato al Green Pass.
Le prime resistenze si dovevano al rilascio mediante app IO, uno dei canali consentiti per l’ottenimento dello stesso oltre al download mediante sito web e App Immuni.
L’App IO, concentrando in sé una pletora di servizi in più richiedeva sostanzialmente trattamento dati per tutti i servizi, dal Cashback ai pagamenti per la PA passando per gli adempimenti amministrativi.
La prossima versione di App IO prevederà la facoltà di “disinserire” i servizi che non vengono usati, e facendolo di negare il trattamento dati relativo.
Questo ha risposto in pieno alle domande del Garante, e se prima il Green Pass sarebbe stato disponibile via Web e Immuni, ora è disponibile per tutti i servizi inizialmente previsti.
Non sarà richiesto ai confini
Certo, potrebbe essere anche possibile viaggiare senza Green Pass, ma in questo caso bisognerà comunque sottoporsi ai test antiCOVID prescritti dalle autorità locali.
Di fatto un cittadino non vaccinato e che rifiuti il tampone necessario ad ottenere un Green Pass, volere o volare, il tampone dovrà farselo.
Non sarà richiesto da alberghi e ristoranti
E questa è l’unica cosa vera in un oceano di falsità.
Ovviamente finché tutta l’Italia sarà in zona bianca non servirà il Green Pass per spostarsi.
Non servirà quindi per pernottare in Albergo, ovviamente.
Solo che ci chiediamo che senso abbia pernottare in albergo se ad esempio non puoi partecipare a feste, eventi e ricevimenti, che sono buona parte delle ferie, ammettiamolo.
Quella confusione tra Green Pass e Certificato Digitale Europeo
La confusione plateale tra Green Pass e Digital Green Certificate giustifica il pensiero magico secondo cui il nostro viralizzatore si ritene in grado di avere il potere “di far morire il Green Pass prima di nascere”.
Il Green Pass è già nato ed esiste: molte regioni ti rilasciano una certificazione idonea alla circolazione tra regioni di colore differente.
Il Digital Green Certificate che da luglio enterà in vigore è valevole in tutta Europa, sostituisce, ingloba e integra le realtà locali.
E quindi ci chiediamo come farà il nostro amico viralizzatore a “far morire il Green Pass”, inteso come Certificato Digitale Europeo.
Cercherà forse di varcare il confine Francese o immigrarsi in Germania rifiutando ogni controllo? Potrebbe non andargli benissimo…
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