Il virus dell’HIV perde la capacità di infettare una volta esposto all’aria in quanto muore subito. Nonostante l’ovvietà di questa affermazione insiste in rete una bufala che mette in allarme gli utenti da una pistola di carburante nel quale è stata inserita una siringa infetta che potrebbe trasmettere il virus mentre si fa benzina. Ne avevamo parlato in un vecchio articolo, ma la capacità dei mendicanti del web si riduce alla facoltà di attualizzazione di favole già smentite in precedenza.
Attenzione, questa è la nuova bastardata che stanno facendo in giro nelle stazioni di servizio. Mettono delle siringhe infette da HIV nella pistola del carburante. Fatte (sic!) attenzione e fatte (sic!) girare.
Ovviamente, l’imperativo di far girare la bufala vince sul buonsenso, e l’allarmismo dilaga ancora.
La prima domanda che tutti dovrebbero porsi è: «Dove sono le prove di questo fatto?», e la logica ci impone che di fronte a una segnalazione di tale gravità dovrebbe esserci il riscontro delle autorità, se non addirittura una denuncia. Tutto ciò, invece, non esiste. In questi anni le smentite sono arrivate da più parti: da Fanpage.it a Leggo, dai colleghi di Butac a Next Quotidiano, eppure questa bufala trova sempre nuova linfa per colpa di alcuni utenti che condividono prima di verificare.
Sulle ragioni per cui un’immagine con scritta sovrimpressa non sarebbe un’informazione vi rimandiamo alla nostra guida dedicata.
Ashton P. Woods è un uomo che da anni lotta veramente contro l’HIV e sul suo sito ufficiale esiste una smentita alla stessa bufala, ma in versione americana. Il suo articolo risale al 31 maggio 2017. Ancora, Woods – che si scaglia con rabbia contro i disinformatori e i loro seguaci, con gran ragione – ci fa notare che il sito statunitense di debunking Snopes aveva dedicato al caso un articolo scritto nel 2000.
In origine la bufala attribuiva la segnalazione ad Abraham Sands del Dipartimento di polizia di Jacksonville, ma il team di Snopes smentiva l’esistenza del poliziotto come risultava dall’elenco del personale dell’ufficio dello Sceriffo.
Il 25 maggio 2017 Fox11 riportava il caso di Jose Medina, che un lunedì mattina si stava recando al lavoro e si era fermato a una stazione di benzina per rifornire la sua autovettura. Secondo la sua denuncia, mentre impugnava la pistola per erogare il carburante qualcosa lo punse al dito, e constatò che si trattava di un ago incastrato nel dispositivo.
La redazione di Fox11 si era dunque recata presso il Dipartimento di polizia di Moreno Valley, teatro del presunto incidente, e le autorità avevano riferito che le indagini erano ancora in corso. Tuttavia, l’unico elemento a disposizione delle indagini era la denuncia del signor Medina e il Times Herald aveva continuato ad investigare. Il 3 giugno 2017, pochi giorno dopo la notizia che riguardava l’episodio denunciato da Jose Medina, la redazione dell’Herald aveva contattato il vice capo della polizia Mark Cooper, che riferì di che non esistevano denunce che parlassero di aghi infetti inseriti nelle pistole per rifornimento di carburante.
La bufala, quindi, esiste dal 2000 ed è stata ripresa nel 2017, e puntualmente smentita. Tuttavia, insiste nel 2019. Il virus dell’HIV muore una volta esposto all’aria aperta e tutto ciò che l’immagine virale sta operando è la diffusione di una bufala smentita a più riprese.
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