Il video del soggetto che abbatte le pale eoliche in Sardegna è girato in Texas
Ci segnalano i nostri contatti un video pubblicato su X e TikTok su un “soggetto che abbatte le pale eoliche in Sardegna”. Questo “Fleximan” isolano viene descritto come “popolo che agisce autonomamente” e la didascalia sembra auspicare che il prossimo bersaglio siano le “antenne del 5g”, tipico feticcio del complottismo apparso in diverse fake news esaminate in queste pagine.
In realtà come spesso accade, il video è del tutto decontestualizzato.
Probabilmente per generare associare le immagini alla Sardegna e non il Texas, il logo dell’account originale è stato rimosso e la colonna sonora Down with the Sickness dei Disturbed rimpiazzata da un canto sardo.
Il video del soggetto che abbatte le pale eoliche in Sardegna è girato in Texas
Infatti è improbabile che il Texas sia stato trasferito in Sardegna, e il video originale proviene dall’account di un “noeolico” Texano che si firma “dadbod 3.0 – Rockin’n and Ranch”, nickname traducibile in italiano come “Panzetta da Birra 3.0, rock e pastorizia”.
Titolo oseremmo dire pari ai nostri “Napalm51” e “Banana33”.
Il video è stato ripreso anche da altri canali ad esempio Facebook che spiegano l’arcano: contrariamente a quanto l’esultanza di “Dadbod” farebbe presumere, anche le turbine eoliche come tutti i manufatti umani invecchiano.
Le fibre di vetro vengono riciclate e diventanno filler per il cemento, i metalli rifusi e riciclati e alla fine qualora non diventi più economicamente possibile riparare una turbina eolica o essa vada rimossa per qualsiasi ragione, buona parte dei materiali con cui è fatta possono essere riciclati con risparmio per l’ambiente.
La cosa più importante però è il fatto che si tratti di un video Texano e non Sardo: il video è stato “spostato in Sardegna” come mezzo per tentare di collegarlo alle controversie sull’eolico, che al momento vedono il fronte ecologista spaccato in due.
Da una parte l’associazionismo locale opposto all’eolico, dall’altro lato Sardegna Rinnovabile, l’ente composto da WWF, Legambiente, Greenpeace e Kyoto Club che chiede una moratoria per i combustibili fossili, insiste per la sicurezza e i profili ecologici dell’eolico e lamenta di non essere stato messo in grado di esplicare le proprie ragioni.
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