Il video del lupo col cagnolino in bocca conferma una situazione che conoscevamo. Dopo i cinghiali gli abitanti dell’Urbe si ritrovano a dover convivere coi lupi, nel bene e nel male.
Il lupo come vittima, quando i giovani esemplari abbandonano le loro colonie nelle riserve naturali per esplorare e colonizzare a loro volta e incontrano la circolazione stradale, sicuramente elemento non previsto in natura.
Ma anche il lupo come fonte di pericolo, come nel video girato alla Magliana.
Sono immagini forti, e quindi eviteremo di mostrarvi il video . Se ci tenete, RomaToday ha incorporato il video pubblicato da un utente social, del quale mostreremo una sola immagine censurata.
È un video assai breve: due voci si alternano descrivendo questo lupo con un cane nero di piccola taglia tra le fauci: una voce chiede all’altra di non sparare al lupo e alla fine, concitati, i due interpreti del video decidono cessare la ripresa e allontanarsi in quanto avvistati dall’animale.
Sappiamo dunque che esiste un video: quello che raffigura lo lasciamo a Marco Antonelli, esperto zoologo che si occupa dei lupi del litorale
“Dall’autunno gli esemplari sub-adulti, di uno o due anni, cominciano a lasciare il branco e vanno in dispersione” ha spiegato lo zoologo. Significa per loro lasciare il vecchio habitat per addentrarsi alla ricerca di un esemplare dell’altro sesso con cui riprodursi. Nel compiere questo spostamento, si addentrano in territori per loro inesplorati. Anche con drammatiche conseguenze quando si tratta, com’è stato più volte registrato lo scorso anno, di attraversare delle strade molto trafficate.
“Quando un esemplare è in dispersione, ha più difficoltà ad alimentarsi, perché è costretto a cacciare da solo – ha ricordato il responsabile del monitoraggio sui lupi del litorale romano – in questo contesto un cane da solo rappresenta una preda facile”.
È sostanzialmente lo stesso motivo dei recenti incidenti stradali con giovani esemplari investiti.
Il lupo per natura, raggiunta la maturità sessuale, si allontana dai branchi per formarne di nuovi. Si ritrova quindi in ambienti ostili, e con difficoltà nella caccia.
Nella peggiore delle ipotesi per il lupo si trova in arterie stradali trafficate venendo investito, nella migliore per l’animale ma deteriore per l’umano, animali isolati, anche domestici, diventano facile preda.
La soluzione? La soluzione passa ora dalle ordinarie cautele. Atteso che lupi e cinghiali sono presenti anche in zone contigue all’abitato, l’abbattimento per forza di cose potrebbe non essere la soluzione. Comunque parliamo di esemplari sub-adulti: i lupi continuano a riprodursi, e condurre intere specie animali all’estinzione non è mai la soluzione.
La soluzione è la convivenza: munire gli allevamenti ad esempio di recinti elettrificati, perché il lupo giovane trovi più agevole predare i cinghiali selvatici piuttosto che gli armenti.
Oppure evitare di lasciare animali come i cani a zonzo per i prati o legati all’esterno.
L’esperto ricorda che è un caso assai raro, questo avvistamento è il primo in assoluto registrato e ritratto su video nell’agro romano e dintorni.
Comunque, bisognerà conviverci.
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