“Il vaccino va rifatto fino alla fine dei propri giorni”, il delirio complottista sul patentino verde di Israele
C’è una pagina, Dea, che in un post ad alto contenuto cringe e che affolla gli ambienti degli analfabeti funzionali mostra un foglio stampato e fotografato proveniente da Israele. Con questo post gli autori vogliono dimostrare che il vaccino anti Covid Pfizer andrebbe rifatto “fino alla fine dei propri giorni”, anche se questo dato non compare nel foglio mostrato. Soprattutto, gli autori fanno riferimento a un patentino verde rilasciato a chi riceve il vaccino. Facciamo ordine.
Come potete vedere dal documento rilasciato dal Ministero della Sanità israeliano, una volta inoculate un paio di dosi di vagino, si riceve un patentino verde che dura soli 6 mesi. Ovvero, il vagino va rifatto almeno 2 volte all’anno fino alla fine dei propri giorni. Tuttavia, il vaginato dovrà continuare a portare la museruola e dovrà rimanere a debita distanza da chiunque vita natural durante. Anche perché sono pronte nuove versioni del Nemico invisibile e sono previste nuove vagi-NAZI-oni di massa.
Il Regime Teologico-Sanitario in auge ha decretato ormai queste misure in maniera permanente fino a quando l’obiettivo verrà raggiunto…
E non è un caso che la stirpe di Menghele abbia scelto nuovamente come CAVIE UMANE per la Sperimentazione gli ebrei (Israele vanta il primato di vagi-NAZI-one nel mondo)
“Vagino”, il linguaggio che sa di tappo
Tralasciamo l’insistenza nell’usare il termine “vagino”, che vogliamo pensare sia intenzionale. I toni usati dagli admin sono quelli di qualunque complottista a caso che rifiuta le disposizioni anti Covid e chiama “museruola” la mascherina. Soprattutto leggiamo “vacci-NAZI-oni” (sì, abbiamo corretto per ridurre il tasso di imbarazzo) e “Regime Teologico-Sanitario”, con l’ultimo skakkomattoaipoteriforti nella menzione a Josef Mengele, lo scienziato-mostro nazista di cui abbiamo parlato in questo articolo.
Il patentino verde
Ora, che cos’è questa storia del patentino? Spostiamoci sulle fonti israeliane e leggiamo questo articolo del Times Of Israel pubblicato nel dicembre 2020. L’articolo riporta una dichiarazione rilasciata dal Ministro della Salute israeliano Yuli Edelstein: il “patentino verde”, meglio noto come Green Pass, consiste in una diminuzione delle restrizioni a favore dei cittadini israeliani che hanno ricevuto il vaccino.
Questo pass dimostrerà che una persona è stata vaccinata e offrirà una serie di vantaggi come non doversi mettere in quarantena, accedere a tutti i tipi di eventi culturali, ristoranti e così via.
I dettagli sul Green Pass compaiono anche in un articolo pubblicato su Globe Trender il 14 gennaio 2021 – più recentemente rispetto a Times Of Israel – e, ovviamente, si trova riscontro sul sito istituzionale del Ministero della Salute israeliano a questo indirizzo. Il “patentino verde”, dunque, non riguarda il richiamo del vaccino Pfizer contro il Covid ma la possibilità, per chi è vaccinato, di vivere con meno restrizioni.
Il “vagino” va rifatto fino alla fine dei propri giorni?
Fermiamoci: se siamo ancora di fronte alla fase test del vaccino come si può decidere di somministrarlo per tutta la vita di un paziente? Rivediamo il foglio pubblicato da Dea:
Ecco cosa leggiamo:
26 01 2021 Immunization Start
26 072021 Immunization Expiration Date
29 12 2020 Dose 01
19 01 2021 Dose 02
In quale parte leggiamo che il vaccino andrà somministrato fino alla fine dei nostri giorni? Nessuna. Una parte del foglio è scritta in ebraico israeliano e per questo ci siamo rivolti a collaboratori in grado di tradurre in italiano. Ecco cosa leggiamo in fondo al foglio:
Riceverai un messaggio di testo immediatamente dopo aver ricevuto un certificato di vaccinazione internazionale dal Ministero della Salute. Il certificato sarà disponibile sul sito web di Clalit Online, nell’ambulatorio, sul sito web e nella domanda del Ministero della Salute.
Qualche riferimento alla vaccinazione vita natural durante? No, nessuna. Consultiamo il sito Clalit Online indicato nel foglio e a questo indirizzo lo troviamo tradotto in italiano. Nessun riferimento al vaccino da ricevere “fino alla fine dei nostri giorni”, nemmeno stavolta.
Da un semplice richiamo i complottisti creano la distorsione. A dicembre, per esempio, anche in Italia si parlava di possibile richiamo del vaccino anti Covid. Del resto lo stesso Ministero Italiano ci informa, al punto 11 di queste FAQ, che sarà necessaria una seconda dose per rinforzare e prolungare gli effetti della prima. È dunque una perdita di tempo cercare il complotto quando si parla della seconda dose del vaccino per Israele se queste disposizioni sono note anche per l’Italia.
Perché Israele?
Gli admin di Dea parlano di Israele in quanto in questi giorni la Pfizer è particolarmente interessata ai test condotti sui cittadini israeliani con i vaccini anti Covid. Nelle ultime ore Israele è risultato il Paese più avanti in termini di vaccinazioni, tanto da essere considerato da Roberto Burioni come un “laboratorio a cielo aperto”. Perché tanto interesse? Lo leggiamo su Repubblica:
Israele, con la sua popolazione limitata (9,3 milioni di persone, esclusi ovviamente i territori occupati palestinesi), un sistema sanitario che copre tutti e un database digitale efficiente, è il paese ideale per questo tipo di studi.
I dati positivi arrivati da Israele, secondo Il Messaggero, hanno dunque preoccupato i complottisti che nella loro classica opera di esasperazione della realtà trasformano la seconda dose in un richiamo vita natural durante e stravolgono il significato di Green Pass. L’ennesimo pretesto per parlare di dittatura sanitaria. Da dove arriva il documento pubblicato da Dea? Non è dato saperlo, ovviamente, non essendoci riferimenti reali alle fonti.
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