Il “facepalm” degli articolisti di Bufale.net oggi è stato talmente vigoroso da provocare gravi escoriazioni, lividi e ematomi oltremodo estesi tra la fronte e il naso: alcuni lettori ci segnalano un tweet in cui Matteo Salvini, Ministro dell’Interno, chiederebbe a Luigi Di Maio se ha una “sorella bona”.
Sii alleano con me, mi fan governare pur avendo preso solo il 17%, mi lascian fare il Ministro degli Interni, si auto-distruggono fino a scomparire e poi, per finire, mi salvano anche il culo. Grazie
@luigidimaio, non è che per caso avresti anche una sorella bona?Un bacione
Okay, fermi. Questa è una lezione sulla pericolosità della lettura affrettata. Avete notato niente? No? Bene, facciamo zoom sul dettaglio che più ci interessa:
Ora avete capito? Lo riportiamo per iscritto: non siete sull’account ufficiale del vicepremier, ma su un profilo fake creato con un cognome simile e ingannevole per i più disattenti, dunque da Matteo Salvini passiamo a Matteo Salvimi, come del resto suggerisce il nickname (@matteosalvimimi) leggermente diverso da quello ufficiale (@matteosalvinimi).
Per verificare con i vostri occhi vi offriamo due link: questo è il profilo ufficiale del Ministro dell’Interno mentre questo, invece, è il profilo fake con il nome ingannevole. Mettiamo a confronto le prime schermate:
Questa è la home del profilo fake, e in descrizione leggiamo:
Non Leader della Lega, né Ministro dell’Interno, né Vicepresidente del Consiglio. Account Parodia e Satira. In nessun modo affiliato a Matteo Salvini.
Questa, invece, è la home del vero profilo di Matteo Salvini:
Leader della Lega. Ministro dell’Interno e Vicepresidente del Consiglio.
La bufala cavalca l’onda della piattaforma Rousseau, del caso di Salvini e della Diciotti e della posizione del Movimento 5 Stelle, e con questo post ingannevole si vuole far intendere che il vicepremier derida gli schieramenti pentastellati specialmente nella persona di Luigi Di Maio. Non è così, perché il messaggio è un fake creato da un profilo altrettanto fake.
Infine, perché Bufale.net smentisce l’ovvio? Ci arrivano tantissime segnalazioni affrettate, e questa analisi – oltre ad essere una smentita – vuole anche essere uno strumento per invitarvi a prestare attenzione ai dettagli di ciò che trovate in rete:
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