Ci risiamo: le teorie del complotto sono sempre più balzane e refrattarie alla smentita. Dì ad un complottista di aver scoperto che la sua ultima teoria è infondata, e quello correrà su Google Immagini a cercare una qualsiasi immaginetta da usare come prova, senza curarsi quanto sia falsificata.
Così, dopo aver passato giorni a spiegarvi che non esistono treni che trasportano carri armati in vista di un colpo di stato della NATO gestito dal Presidente del Consiglio Conte risibili ragioni, ci tocca ora spiegarvi che non esistono treni che trasportano il Coronavirus SARS-CoV-2 direttamente nelle vostre città.
Fresca fresca di importazione, non ha neppure compiuto un giorno oltreoceano, e abbiamo già gente che la condivide allegramente da noi, con l’immancabile commento di chi giura di aver visto il treno COVID19 in partenza presso la stazione di casa sua (o in alcune varianti negli USA dell’anno scorso)
Ed ecco la presunta prova. Perché come ci hanno insegnato anni di Mistero, una foto orrendamente sgranata piena di cerchi rossi fatti con Paint è ovviamente una prova vincolante in tutte le sedi civili, penali, umane e nell’Alto Tribunale di Facebook
Nel ricordare ai nostri condivisori le responsabilità sottese al procurato allarme, ci tocca precisare che, ovviamente una scritta sospettosamente angolata rispetto ad una superficie curva non può essere prova di alcunché.
Vieppiù che, come ricordano i colleghi di Snopes, in nessun stato si usa una convenzione di immatricolazione di tal fattura e
Naturalmente, se qualche ente malvagio fosse incaricato di diffondere un virus che causa malattie durante una cospirazione, probabilmente userebbe contenitori particolari nascosti in casse prive di marchi e caricate su vagoni ordinari, non etichettando chiaramente il loro contenuto.
E peraltro, una carrozza immatricolata COVID-19 non ha alcun senso, dato che COVID-19 non è un termine che indica il virus o altro oggetto trasportabile. COVID-19 è il nome della malattia da coronavirus causata da un virus particolare, e una carrozza con scritto COVID-19 avrebbe senso quanto una scatola con scritto “DIABETE”. Se si volesse seguire il filo di una cospirazione per diffondere COVID-19, la carrozza avrebbe non il marchio COVID-19, ma il nome del virus della “Sindrome Acuta Respiratoria da Coronavirus 2”, ovvero SARS-CoV-2.
Sappiamo già dall’inizio della pandemia, quando ancora era solo epidemia che SARS-CoV-2 non può essere stato creato in laboratorio.
Ora abbiamo, secondo i complottisti, il bioterrorista mondiale più imbranato di sempre, che viaggia per il mondo con un trenino malmesso col nome del patogeno con cui vuole infettare il mondo, e lo sbaglia pure.
Perché, ovviamente, non possiamo chiedere al complottista di studiare il fenomeno su cui vuole creare allarme.
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