Il social di Trump Truth chiuso agli ucraini, ma in realtà a tutti voi
Ci perviene la segnalazione di Truth chiuso agli Ucraini. Il social di Trump, sostituito di Twitter che, ricordiamo, il Tycoon rifiuta di lasciare anche dopo che Elon Musk in persona gli ha portato Twitter in dono.
Con un “gran rifiuto” che spezza i sogni di gloria di un ricco magnate che voleva “ridare i social” a un altro magnate e si ritrova sbattute in faccia le mancanze del suo nuovo giardino, descritto come un social che “ha molti problemi”, “molti bot e account falsi”.
Truth è invece un social a immagine e somiglianza di Trump. Così tanto che un utente dall’ucraina segnala di non potervi accedere.
Censura? Non proprio, o quantomeno non per l’Ucraina sola.
Truth nasce, e al momento si sviluppa, come social USA solo per i veri Americani DOC residenti sul suolo a stelle e strisce.
O quantomeno per le persone abbastanza furbe da usare una VPN.
Effettivamente possiamo affermare che classi di IP provenienti dall’Ucraina non sono ammesse nel social di Trump. Ma neanche quelle europee.
Nonostante dal 21 febbraio 2022 Truth, inizialmente previsto solo per Canada e USA prometta di espandersi “ad altri paesi” tale promessa semplicemente non è stata mai mantenuta.
E forse è meglio una crescita lenta che il caos nel quale le continue logorroiche dichiarazioni di Musk hanno gettato Twitter.
Certo, potremmo usare tutti una VPN per visitare il social di Trump, da lui preferito anche rispetto al nuovo Twitter di Musk. Ma la domanda è: perché? Perché dovremmo farlo?
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