Oggi, 7 maggio 2020, Cronaca Qui ha pubblicato un articolo in cui riporta l’ordinanza del sindaco di Burolo (TO) che vieta la sperimentazione e l’installazione del 5G su tutto il territorio comunale. La motivazione principale riportata nell’ordinanza è il pericolo dei tumori legati alle onde delle antenne. Su Facebook, invece, ci sono utenti che gli attribuiscono un’affermazione sulla correlazione tra COVID-19, 5G e una citazione di Montagnier.
Il sito non offre alcun link che rimandi al documento originale dell’ordinanza firmata dal sindaco di Burolo, ma su La Voce leggiamo che l’ordinanza è stata emanata il 4 maggio 2020 e troviamo riscontro sul sito istituzionale del Comune a questo indirizzo.
Tra le considerazioni leggiamo:
Nel 2011 la IARC (International Agency for Research on Cancer) ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni per l’uomo e che l’1 novembre 2018 il National Toxicology Program ha diffuso il rapporto finale di uno studio su cavie animali dal quale è emersa una “chiara evidenza che i ratti maschi esposti ad alti livelli di radiazioni da radiofrequenza, come 2G e 3G, sviluppino rari tumori delle cellule nervose del cuore”. Il rapporto aggiunge anche che esistono anche “alcune evidenze di tumore al cervello e alle ghiandole surrenali” e che qui si sta parlando ancora di 2G e 3G, ma ora si vuole introdurre, in modo ubiquitario, capillare e permanente il 5G.
Dunque:
Ordina di vietare a chiunque la sperimentazione o installazione del 5G sul territorio del Comune di BUROLO, in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer, applicando il principio precauzionale sancito dall’Unione Europea, prendendo in riferimento i dati scientifici più aggiornati, indipendenti da legami con l’industria e già disponibili sugli effetti delle radiofrequenze, estremamente pericolose per la salute dell’uomo.
La notizia è stata ripresa con entusiasmo dagli admin della pagina Facebook Alleanza Italiana Stop 5G, ma con un tentativo di disinformazione alquanto maldestro:
Al sindaco di Burolo viene attribuito un virgolettato che si scontra con quanto riportato nel documento ufficiale. Gli admin di Alleanza Italiana Stop 5G gli attribuiscono:
In base alle ultime rivelazioni acquisite, non ultima quella del premio Nobel Montagner, sulla relazione tra 5G – COVID19, non avendo ancora a disposizione autorevoli documentazioni che escludano la non pericolosità delle onde emesse, per tutelare la salute di tutti gli abitanti di Burolo, sarà vietato su tutto il territorio Comunale, l’installazione, sia in forma sperimentale, sia in forma definitiva dei dispositivi di trasmissione 5G.
Rileggendo il documento originale dell’ordinanza (a questo indirizzo, ripetiamo) non troviamo alcun riferimento alla correlazione tra COVID-19 e 5G, soprattutto non viene mai fatta menzione di Luc Montagnier (qui un approfondimento sul premio Nobel). Gli autori di Alleanza Italiana Stop 5G, dunque, cerca di portare avanti uno slogan ricorrendo alla disinformazione acchiappalike che tuttavia trova smentita nel testo originale dell’ordinanza.
Il sindaco di Burolo (TO) ha sì vietato la sperimentazione e l’installazione del 5G su tutto il territorio comunale, ma ha motivato la scelta con il pericolo dei tumori e non con una correlazione con il COVID-19 e tanto meno ha fatto menzione di Luc Montagnier.
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