Il “siero di fogna” non è un vaccino, cinque domande esplosive sul vaccino: infodemia e coprolalia
Ci segnalano i nostri contatti un video virale dal titolo “il “siero di fogna” non è un vaccino, cinque domande esplosive sul vaccino”.
La struttura del video, che ovviamente lasciamo al vostro buon cuore recuperarlo non volendo contraddire le istruzioni della FNOMCeO che sconsigliano tali diffusioni incontrollate è semplice.
Cieli tersi, musichine di ambiente e suoni rilassanti, il saltuario cartello spaventoso dove persone pacate e rassicuranti dicono cose poco pacate e rassicuranti.
Ma andiamo con ordine
I Vaccini anticoronavirus non sono vaccini in senso classico
Tranne che lo sono.
Non fateci ripetere, questa bufala qui l’avevamo già vista in un pezzo titolato ““Bombe sul vaccino – Assicuriamoci di essere chiari… questo non è un vaccino” – Complottismo autocontradditorio”
Secondo l’Istituto Superiore della Sanità i vaccini
sono preparati biologici costituiti da microrganismi uccisi o attenuati, oppure da alcuni loro antigeni, o da sostanze prodotte dai microorganismi e rese sicure (come ad esempio il tossoide tetanico che deriva dal trattamento della tossina tetanica) oppure, ancora, da proteine ottenute con tecniche di ingegneria genetica. Generalmente i vaccini contengono anche acqua sterile (o una soluzione fisiologica a base salina) e alcuni possono contenere, in piccole quantità, anche un adiuvante per migliorare la risposta del sistema immunitario, un conservante (o un antibiotico) per prevenire la contaminazione del vaccino da parte di batteri, qualche stabilizzante per mantenere inalterate le proprietà del vaccino durante lo stoccaggio.
Nessun problema con Astrazeneca e J&J: sono preparati biologici costituiti da microrganismi attenuati e privi di effetti.
Ora andiamo al resto dell’esposizione.
Sostanzialemente, la definizione di un vaccino si ha col suo effetto, dato che la sua preparazione si è evoluta nel tempo.
Come tutti sanno il primo vaccino della storia fu il virus del vaiolo bovino, abbastanza simile al virus del vaiolo umano da attivare la risposta immunitaria con minime conseguenze (pseudolesioni vaiolose sulle mani) e rendendo immuni al vaiolo umano, quello che provoca sfiguranti lesioni su tutto il corpo ed altri orribili effetti collaterali.
Al principio la scoperta fu causale. Semplicemente Jenner si imbattè, secondo la storia che tutti conoscono dai sussidiari, in una contadina che gli rivelò come era fatto noto tra allevatori e mungitrici che chi aveva contratto il vaiolo bovino non aveva mai contratto il vaiolo umano.
Jenner inoculò ad un ragazzino del vaiolo bovino e poi (con una mossa attualmente impossibile dal punto di vista bioetico) del vaiolo umano, confermando il dato empirico.
Da allora in poi la storia dei vaccini ha fatto enormi progressi, rendendo possibile stimolare la risposta immunitaria senza causare alcun sintomo.
Se il vaiolo bovino comunque causava delle pustole sulle mani, l’uso di virus inattivati o indeboliti cancella quella sintomatologia.
Esplorando il Corpo Umano lo ricordate tutti, vero?
E ricordate come veniva raffigurato il sistema immunitario? Un esercito di futuristiche navicelle, guidate da un comandante con le sembianze del bambino protagonista, Pierre, da adulto.
Individuato un patogeno, il Comandante Pierre ed i suoi sottoposti non avevano che da inquadrarlo nelle loro navicelle per liberare una flottiglia di sorprendenti robottini, gli anticorpi
E scagliarli a sconfiggere il patogeno, raffigurato da un sordido vermetto con la faccia da bullo per i virus, e da un nerboruto omone tutto blu per i batteri.
Problema: COVID19 è una malattia insidiosa. Il Colonnello Pierre, anzi tutti i Colonnelli Pierre della flotta del Sistema Immunitario di tutti gli esseri umani non hanno mai visto nella loro esistenza qualcosa come SARS-CoV-2.
Ora, un vaccino a cui siamo solitamente abituati si presenta come un virus inattivato, indebolito o incapace di replicarsi, o come un virus innocuo usato come vettore di antigeni, come in questo caso.
Un vaccino a mRNA prende una via simile, assai simile, ancorché più “splatter”.
Un frammento di mRNA, incapace di creare un virus, incapace di creare un’infezione ma capace di stimolare la risposta immunitaria viene esibito al Comandante Pierre.
Alcuni interpreti hanno giustamente parlato di “programmare una stampante 3D per stampare una parte di virus”. Ma possiamo ben dire che nel nostro corpo succede l’equivalente di quanto visto in pagine scure della storia del West come la caccia al bandito Jack Tre Dita.
Al comandante Pierre viene esibita la testa mozzata, o un altro arto staccato del corpo del virus, perché possa esibirlo a Metro ed alla sua flotta e imparino a riconoscerlo.
Un frammento virale, più che sufficiente a suscitare la risposta immunitaria, come un virus morto o indebolito.
Si produce il nemico contro di noi!!
No, si esibisce un frammento del nemico.
Proseguendo l’esempio è come affermare che la mano mozzata di Jack Tre Dita possa sfuggire dal sacchetto, rubare una pistola e sterminare da sola gli agenti della Pinkerton
Oppure che osservare una foto del Sole possa rendere ciechi e gravemente ustionati.
Perché si sperimenta l’mRNA senza pensare alle conseguenze a lungo termine?
Bella domanda, ma guardate, anche di questa conosciamo la risposta.
La mission aziendale di Moderna, come facilmente dimostrabile, comprende anche la ricerca sul cancro.
Ma anche la ricerca di “vaccini profilattici”, o preventivi.
Ovviamente la ricerca sull’mRNA non si fermerà solo alla lotta al COVID.
Con la stessa tecnologia con cui abbiamo creato vaccini efficaci contro il COVID, si avvicina il sogno di avere vaccini efficaci contro diverse malattie.
Una volta che hai raggiunto l’obiettivo di ottenere un vaccino efficace e sicuro in meno di un anno, ogni altro obiettivo ti sembra a portata di mano, e forse lo è davvero.
Magari, con tutto il cuore speriamo che Moderna riesca a migliorare le attuali terapie contro il cancro, vaccinare contro malattie per le quali il vaccino non è stato ancora trovato, applicare come spera i progressi ottenuti alla cura del cancro e delle malattie cardiovascolari.
Per ora, abbiamo compiuto un passo importante nella lotta al COVID.
Quanto agli effetti a lungo termine, citando un illustre video
Non stiamo giocando a roulette russa con la gente.
Parliamo di un rischio presente ma riconosciuto come basso da EMA, AIFA, FDA ed enti indipendenti.
La storia della vaccinazione è una storia di bilanciamento tra costi e benefici, corretto?
Da un lato abbiamo esami che dimostrano un rischio bassissimo di conseguenze possibili.
Dall’altro la sicura convivenza con una Pandemia che senza vaccini non lascerà il campo per mesi, forse anni e più, con enormi conseguenze sulla salute, l’economia e il tessuto sociale del genere umano tutto.
Siamo proprio sicuri di voler rischiare?
Ma i test clinici sugli effetti a lungo termine si concluderanno nel 2023, siamo tutte cavie!
Sapete quale parte della sperimentazione finirà?
Ne abbiamo parlato, si chiama Rolling Review.
Nel 2023 avremo i dati relativi all’impatto della vaccinazione di massa sulla trasmissibilità del virus nell’ambiente naturale.
Ovvero gli esseri umani sul Pianeta Terra (o quantomeno quelli dei paesi ricchi in grado di poter sostenere il peso economico della vaccinazione).
Ovviamente non possiamo sapere ora come e in quanto tempo la vaccinazione di massa sconfiggerà la Pandemia, anche se abbiamo eccellenti indizi.
E intendiamo che nei singoli paesi più avanti nella vaccinazione, come Isreaele e il Regno Unito i risultati sono assai promettenti.
I vaccini non sono efficaci al 95%! Non proteggono contro i casi gravi!
Sui dubbi sull’efficacia del vaccino Pfizer ne abbiamo già parlato in questo articolo dal titolo “Colao smonta la tesi di Peter Dosh e British Medical Journal sull’efficacia del vaccino Pfizer”.
Quanto alla protezione dei casi gravi, direi che l’intero Stato di Israele e buona parte del Regno Unito possano già costituire un campione rappresentativo.
E in Isreale di fatto abbiamo ottimi segnali che confermano il raggiungimento dell’immunità sia sterilizzante che da malattia, con blocco della catena dei contagi.
Le persone vaccinate devono indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale, quindi non funzionano?
Se non altro perché non tutte le persone sono vaccinate, abbiamo indizi sull’immunità sterilizzante per il vaccino Pfizer ma dobbiamo raccogliere dati e la medicina funziona per precauzione.
Il vaccino non è un “tana libera tutti”, e neppure è plausibile uno scenario in cui un soggetto terzo vada in giro per le strade a chiedere ai presenti se sono vaccinati.
Finché i dati non scenderanno, converrà tutelarsi lo stesso con ogni mezzo.
Dati, non date, diceva un certo Boris Johnson.
Non esistono studi sull’impatto sulla fertilità
Che è un altro modo per dire i vaccini potrebbero causare sterilità.
Ci riporta Facta che non esistono prove scientifiche che i vaccini anticovid causino infertilità.
Leggete l’articolo e pensate alle conseguenze dell’invertire l’onere della prova.
Potremmo un giorno affermare che siccome non ci sono studi che dimostrano che leggere abitualmente Bufale.net non ti trasformi in un superuomo bello in modo assurdo o una bellissima supersexy, allora possiamo dimostrare che leggere abitualmente bufale.net conferisca l’eterna bellezza e giovinezza.
Ma ahinoi, non funziona così. Affatto.
Perché i produttori non rispondono per i danni da vaccino?
E questa parte no, non risulta da nessuna parte.
Quello che risulta sono pressioni internazionali per un sistema “No-Fault”: il che significa che, come sempre accade, sarà l’Unione Europea, nel caso, a pagare eventuali danni legati al vaccino.
Non solo danni alle persone, ma anche a coprire costi della catena distributiva e sue anomalie, costi del vaccino, e risarcimenti, in modo proporzionale al danno stesso.
Il che non significa immunità dai danni del vaccino.
Significa che, come vi abbiamo sempre detto in passato, saranno le amministrazioni a intestarsi ogni vittoria e fallimento.
Comunque, secondo il Fatto Quotidiano, restano soglie di responsabilità che escludono il concetto di Europa come “portafoglio di tutti”.
Quello che sappiamo è che
Non è chiaro quali siano gli accordi relativi alle responsabilità per costi legali nel caso in cui le persone vaccinate dovessero sviluppare effetti collaterali imprevisti. Si sa solamente che gli accordi sono diversi da quelli concordati con altre società. La francese Sanofi, che sta lavorando con GlaxoSmithKline allo sviluppo di un suo vaccino, ha concordato con l’Ue un prezzo di circa 10 euro per dose, senza ottenere alcuna rinuncia di responsabilità, mentre AstraZeneca pagherebbe solo fino a una certa soglia se qualcosa dovesse andare storto con il suo farmaco. Gli Stati Uniti hanno invece concesso l’immunità dalla responsabilità per i vaccini COVID-19 che ricevono l’autorizzazione.
Non è chiaro a nessuno, tranne che ai condivisori seriali, ovviamente.
Quanto è curabile COVID19?
Qui siamo al punto dolente.
Affermare che la mortalità di COVID19 è comunque bassa è quello che riteniamo essere la suprema attestazione dell’egoismo fondamentale su cui si basa l’antivaccinismo militante.
Ipotizziamo che esista un serial killer quasi inafferrabile che, sulla pubblica via, uccida una persona ogni dieci.
Sarebbe gravissimo, sarebbe necessario fermarlo, concorderebbero tutti.
Ipotizziamo che il serial killer uccida invece una persona ogni cento.
Con una particolare preferenza per gli anziani, i soggetti debilitati e le comorbidità.
Insomma come nel noto film dell’orrore “La Scala a Chiocciola”, parente e progenitore dei futuri “slasher movies” in cui il cattivone è un killer che uccide solo donne disabili.
Nel primo caso, il killer che uccide una persona ogni dieci, la comunità si solleva per catturarlo, perché è una minaccia.
Nei casi due e tre qualcuno posta su Facebook delle lamentele perché la caccia al killer costa, lui è un maschio bianco normodotato che gode di ottima salute ed è improbabile che il killer lo colpisca, quindi problema dei malati, dei debilitati o, nel caso del film, della disgraziata protagonista disabile che rischia la buccia per un’ora e mezzo.
Sarebbe una prospettiva che passa in volata dal #restiamoumani al #megliopermepeggioperte, nevvero?
Il punto non è che se sei fisicamente e immunologicamente sano magari ne esci intero.
Il problema è che se la Pandemia continua, chi non lo è non sopravvive.
E ditemi voi se vale la pena vivere in una società che risponde ad una Pandemia dicendo l’equivalente di “Tanto gli uomini forti, gagliardi e in salute possono essere curati”.
Ditemi voi se sareste dello stesso assunto se vi dicessero
“Non c’è bisogno di vaccinarvi. Al massimo morirà tuo nonno di novanta anni a cui tieni molto, ma ha vissuto abbastanza. Tua zia immunodepressa e dializzata, ma tanto cosa vive a fare in quel modo? Potresti scoprire che tuo cugino che credeva di essere forte e gagliardo ha avuto sfortuna ed ha avuto una complicanza… ma tanto a me cosa importa di tuo cugino? Vuoi violare la mia libertà dicendomi di vaccinarti per tuo cugino che manco conosco? Vai a piangere tuo cugino senza importunarmi
?
Potremmo dire di no.
Ma io ho letto che le persone possono essere curate
Ed io ho letto uno studio che collega la pandemia di COVID alla diffusione dei Pokemon.
Come la mettiamo?
L’argomento Aristotelico del “Ho visto una persona rassicurante che diceva cose rassicuranti, quindi ha ragione, è falso”
Ma con la psicoterapia? Una mente forte supera le malattie
Quindi state davvero dicendo che tutte le persone morte lo sono perché non erano abbastanza psicologicamente forti?
Una pandemia non è una guerra dove il forte mena il virus.
Come cantava Giacomo Leopardi nel suo Pessimismo Cosmico, nella Natura non c’è Odio né Amore: essa è fredda, indifferente e non le importa del nostro destino.
Ma come dichiarò Leopardi sul finire della sua vita, non tutto è pessimismo: la speranza è realizzando che la Natura è indifferente, che viviamo in un mondo “crudele e meraviglioso” (come diceva invece Mikasa Ackermann), gli esseri umani imparino ad aiutarsi a vicenda tra loro sfuggendo alla crudele indifferenza della Natura.
Nel passato, di fronte ad una pandemia come quella del COVID19 avremmo dovuto agire in modo crudele, deprecabile e disumano.
Avremmo sostanzialmente lasciato morire i deboli, i soggetti a rischio, gli anziani, gli immunodepressi, gli affetti da comorbidità, assistito al collasso della società ed alle vittime ulteriori che questo provoca e, rimasti con una popolazione decimata ma composta da soggetti fisicamente “gagliardi e vigorosi” avremmo ricostruito dalle radici una società disumana ma gagliarda.
Oggi invece abbiamo gli strumenti per prenderci cura l’uno dell’altro. Abbiamo imparato a usare le mascherine e il distanziamento sociale, abbiamo il soccorso dei medici, abbiamo ben tre candidati vaccini praticamente in distribuzione in quasi un anno e altri che si affollano alla rampa di lancio.
Oggi possiamo prenderci cura l’uno dell’altro senza dover sacrificare alla Pandemia i deboli e i malati.
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