Il ritorno della bufala della carne di gatto all’EuroSpin
A volte ritornano le bufale più assurde, come quella della carne di gatto all’EuroSpin. Da quando i conigli hanno la coda lunga?, si chiedeva un condivisore improvvido nell’ormai lontano 2019 prepandemico.
Seguito da quello che era l’antenato dello “slop” attuale, ovvero un’orda di commentatori variamente indignati pronti ad accusare la nota catena di crimini a caso, millantando la presenza di gatti e ratti di fogna macellati, in un coacervo di postatori in cui il troll, il bot e il disinformato si confondevano a vicenda.
La versione due punto zero di questa bufala è su Instagram ed ha la solita colonna sonora emotiva (Porcelain di Moby) tipica del contenuto clickbait, anche se in questo caso riciclato e di risulta.
Il ritorno della bufala della carne di gatto all’EuroSpin
La versione originale della bufala era sul portale Facciabuco, che riporta la foto, tra altri memes, in una “vaccheca”, una raccolta di immagini buffe senza pretesa di veridicità.
Soprenderà infatti sapere che anche i conigli hanno le vertebre caudali, come si potrà vedere da questa foto tratta da science source
Non vi è nessuna meraviglia quindi nel riscontrare che un coniglio spellato non abbia la codina a ricciolo: semplicemente, una volta spellato vedi lo scheletro, i tendini ed i muscoli attaccati.
E una volta spellato, semplicemente non c’è più niente che tenga la coda arricciata ed essa, lunga dai quattro fino agli otto centimetri, si dispiega nella sua lunghezza.
Con un piccolo aiuto della prospettiva ed un po’ di editing creativo, ecco che si può trasformare un coniglio in un gatto.
Altre caratteristiche già evidenziate dell’epoca derivano dal corpo dell’animale: il gatto non ha grasso sulle spalle, il coniglio sì. Morfologicamente il corpo dei due animali è assai diverso.
Torna il danno effettuato ad una catena commerciale che fa della tracciabilità e della qualità il suo marchio di fabbrica: sappiamo purtroppo per esperienza che Internet è il posto dove prima si accusa, poi si fanno domande.
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