Il programma elettorale di FdI con lavoro obbligatorio non è quello sul portale, bensì deriva da una “provocazione” postata mesi addietro. Anche questo fact checking si dimostrerebbe assai breve nei fatti, eppure la campagna elettorale già continua.
Ci segnalano infatti uno spezzone di programma, una screenshot. Questa.
Uno spezzone basato sull’uso di una Intelligenza Artificiale (equiparata dai commentatori ad alcune distorsioni nell’uso orientale delle stesse) in grado di individuare i NEET (giovani non nel sistema scolastico ma non ancora nel lavoro) appena terminati gli studi superiori o universitari e obbligarli ad entrare nel mondo del lavoro.
Lo spezzone non è parte dell’attuale programma di Fratelli di Italia, reperibile qui.
Era parte di un pamphlet definito provocatorio dagli stessi firmatari, tra cui l’allora in politica Guido Crosetto. Pamphlet che all’epoca, va riconosciuto, ebbe un’accoglienza all’insegna delle critiche spingendo il suo firmatario a esplicare la portata della provocazione stessa.
Niente obbligo per i giovani, quindi. Eppure c’è scritto che i ragazzi «non possono rifiutare le offerte e che lavorare è un dovere per sé, la famiglia e il Paese».
Certo, lavorare è un dovere morale per sé stessi, la propria famiglia e anche la comunità nazionale, ma non penso debba diventare un obbligo di legge. Se però sei un disoccupato e continui a rifiutare le offerte che ti vengono proposte, perdi il diritto ad aiuti pubblici.La perdita dei sussidi, Rdc compreso, è già previsto. Negli “Appunti”, in realtà, si parla di un «sistema sanzionatorio», di una multa…
Quella era un’evidente provocazione, la sanzione è la perdita di aiuto pubblico… l’importante è rendere efficace il sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro utilizzando le tecnologie più avanzate, come l’AI. E qui devo dire che parlare di sistema orwelliano, come lei ha scritto, è sbagliato, come paragonare l’elettricità alla sedia elettrica.
Precisò lo stesso Crosetto ai giornalisti di L’Avvenire, testata che aveva espresso dubbi e perplessità sull’utilizzo della IA e di un sistema sanzionatorio. Sistema che nelle precisazioni successive abbiamo scoperto poi limitarsi alla perdita di sussidi e aiuti pubblici.
L’attuale programma in quindici punti abbandona la provocazione in toto tornando ai cavalli di battaglia cari a Fratelli di Italia. Che potrete leggere nel dettaglio, non è nostra intenzione surrogarci alle ordinarie dinamiche di una campagna elettorale.
Troverete quindici punti tradizionali, dal sostegno alle famiglie (con contrasto all’ideologia gender) alla difesa del Made in Italy passando per l’abolizione della Buona Scuola, politiche di contrasto all’immigrazione irregolare, contrarietà allo ius soli e valorizzazione delle autonomie locali.
In nessun punto echeggiando la provocatoria proposta di maggio.
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