Il presidente del CONI Malagò fa chiarezza sul caso Khelif, affidando le sue parole ad un’intervista riportata su La Stampa e rilanciata sui principali quotidiani nazionali.
Potevate immaginarlo quando siete venuti ad insultarci in massa nei commenti ripetendo le fake news sulla presunta sessualità maschile dell’atleta Algerina?
Il presidente del CONI Malagò fa chiarezza sul caso Khelif
Non solo ovviamente avevamo ragione, e aveva ragione il CIO, ma la questione si riassume nell’ennesimo tentativo di guerra ibrida, con tanto di pressioni di quell’IBA vicina al Cremlino ancora prima del momento dell’offerta pecuniaria “postuma” all’atleta italiana Angela Carini, da questa giustamente rifiutata.
Se un’offerta postuma può essere risarcimento, un’offerta precedente diventa pressioni. Ed è questo il termine che il presidente del CONI Malagò ha usato
“Tutto viene strumentalizzato oggi dalla politica. A destra come a sinistra – l’aggiunta del presidente -. Angela mi ha mostrato le pressioni cui è stata sottoposta nei giorni precedenti l’incontro dall’Iba e io le ho detto di non farci caso e di pensare solo a combattere”.
Ha dichiarato Malagò al riguardo, perltro aggiungendo di aver personalmente visionato la documentazione del CIO (i cui criteri abbiamo ricordato in questo articolo, mettendo a tacere una fake news che distorceva i comunicati del Comitato Olimpico) confermando la regolarità e stupendosi del fatto che la questione sia diventata politica.
Dato che, ovviamente, già sospettavamo e lavorando nel settore delle informazioni non verificate che si chiamano fake news, avevamo accolto non con stupore, ma col ribrezzo tipico delle falsità nate dall’opportunismo e dalla guerra ibrida.
Che giustamente Malagò ora risbatte al suo posto nell’angolo buio dove la sportività non dovrebbe trovare posto.
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