“Il PD vuole Bella Ciao nelle scuole da cantare con l’Inno di Mameli”, ma non è così: titoli fuorvianti e disinformazione
Il PD vuole Bella Ciao nelle scuole? Lucia Borgonzoni ha lanciato “l’allarme” in un post pubblicato domenica 27 settembre che riprende un titolo pubblicato dal Giornale il 25 settembre. Chi si ferma al titolo intuisce che secondo il PD la canzone popolare Bella Ciao sarà obbligatoria nelle scuole accompagnata dall’Inno di Mameli, ma le cose non stanno esattamente così. A smentire questa verità non sono le testate, bensì il testo ufficiale della Proposta di Legge 2483 presentata il 30 aprile 2020.
Come dicevamo, si tratta di una proposta di legge presentata il 30 aprile 2020 da un gruppo di parlamentari dem, pochi giorni dopo la Festa della Liberazione che ricorre ogni anno il 25 aprile per celebrare la liberazione dal nazifascismo. Le testate che riprendono la notizia con titoli fuorvianti sono tante, ma come indica Giornalettismo è sufficiente consultare il testo originale della Proposta di Legge a questo indirizzo.
Cosa dice la Proposta di Legge?
La Proposta di Legge 2483, dal titolo Riconoscimento della canzone « Bella ciao » quale espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica, si struttura in due articoli che recitano:
Art. 1.
(Riconoscimento della canzone « Bella ciao »)
1. La Repubblica riconosce la canzone « Bella ciao » quale espressione popolare dei valori fondanti della propria nascita e del proprio sviluppo.
2. La canzone « Bella ciao » è eseguita, dopo l’inno nazionale, in occasione delle cerimonie ufficiali per i festeggiamenti del 25 aprile, anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
Art. 2.
(Studio della canzone « Bella ciao » nelle scuole di ogni ordine e grado)
1. A decorrere dall’anno scolastico 2020/ 2021, nelle scuole di ogni ordine e grado, nell’ambito delle attività didattiche finalizzate all’acquisizione delle conoscenze relative alla seconda guerra mondiale e al periodo storico della Resistenza e della lotta partigiana, è inserito lo studio della canzone « Bella ciao ».
2. Le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano nel cui territorio sono presenti minoranze linguistiche riconosciute provvedono all’attuazione di quanto disposto dal comma 1 del presente articolo nel rispetto dell’articolo 6 della Costituzione.
In poche parole: l’art. 1 propone l’esecuzione di Bella Ciao dopo l’inno nazionale in occasione dei festeggiamenti del 25 aprile; l’art. 2 propone lo studio di Bella Ciao integrato con le lezioni sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza, anche per le province autonome di Trento e Bolzano in cui sono presenti minoranze linguistiche. Non si impone, dunque, il canto di Bella Ciao nelle scuole dopo l’inno nazionale: si propone, piuttosto, di cantarla il 25 aprile e di studiarla nelle scuole nelle fasi del programma che interessano la seconda guerra mondiale.
Il PD vuole Bella Ciao nelle scuole? Viene proposto lo studio contestualmente alle lezioni sul secondo conflitto mondiale e si propone l’esecuzione il 25 aprile.
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