“Ci iniettano mRNA per controllare la nostra mente” è il nuovo timore antivaccinista.
Abbiamo già visto in passato come agitare un “paper scientifico” o “l’illustre scienziato” non è prova sufficiente ad affermare una tesi.
Questo, a meno che non vogliate dimostrare che il COVID19 è stato provocato dagli Zubat, Pokemon di Altoripoli, oppure ci vogliate spiegare che la profilassi anti-Influenzale può conferire alle persone i poteri dell’Incredibile Hulk, trasformando un innocuo Bruce Banner in un possente Gigante di Giada.
Perché non è certo sventolando un “documento ufficiale” o un “famoso scienziato” che si può ottenere l’imprimatur dell’ufficialità.
La nuova “scoperta” complottista è che i vaccini a mRNA possano raggiungere il cervello per riprogrammarlo e creare efficienti supersoldati con memorie alterate in remoto.
Il tutto basandosi sull’idea che il DNA contenga informazioni.
Partiamo da un punto di vista: è ovvio che il DNA contiene informazioni. Tutto contiene informazioni, contiene le istruzioni per costruire determinate proteine.
Da un certo punto di vista anche questo articolo è un concentrato di informazioni che sta riprogrammando selettivamente la vostra mente arricchendo la vostra conoscenza ed il vostro sapere.
Ma ogni tipo di informazione ha un suo preciso scopo, e le informazioni contenute nei vaccini sono dedicate alla sola costruzione di “stampini” che il sistema immunitario potrà usare per allenarsi ed arricchire la sua conoscenza del COVID19.
Sostanzialmente, dichiarare che iniettare mRNA nel corpo umano può riprogrammare il cervello è come dichiarare che non leggendo questo articolo, ma osservando intensamente un floppy disk di un computer datato le informazioni in esso iscritte si possono trasferire al vostro cervello mutando la vostra essenza in superuomini controllati dai Poteri Forti
Abbiamo già esaminato l’impossibilità di tutto questo quando i complottisti hanno deciso che i vaccini possono causare la sindrome della Mucca Pazza.
Ancora una volta, parliamo di teorie per cui i vaccini a mRNA siano terapia genica che possa introdurre modificazioni genetiche, e che i vaccini, iniettati in modo intramuscolare, possano in modo non meglio specificato apparire nel tessuto cerebrale attraversando la Barriera Emato-Encefalica in modi non precisati.
Semplicemente, l’mRNA contenuto nei vaccini è destinato a degradarsi ben prima anche solo di “avvicinarsi” al cervello, senza alcuna possibilità di trasferire conoscenze, competenze e caratteristiche comportamentali.
Dato che tutto quello che contiene sono le istruzioni per il sistema immunitario da seguire.
Esattamente come le definizioni aggiornate del vostro antivirus non si trasformeranno in una copia di Word o non trasformeranno il vostro Core 2 Duo in un Pentium i9 pronto per i giochi più moderni, un vaccino non ha modo di riprogrammare la mente umana.
Rassegnatevi, non vivete nel Neuromante di William Gibson o in un episodio del Dottor Who.
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