Il nuovo arcivescovo festeggia in piedi su una Porsche trainata da 50 bambini
La notizia e il video dell’arcivescovo che con grande pompa si fa trainare a bordo di una Porsche hanno fatto il giro del web, attirando l’attenzione anche delle testate ufficiali.
Stiamo parlando di padre Gwann Sultana, appena nominato arcivescovo di Żebbuġ, cittadina di Malta.
Il video e le immagini
50 bambini trascinano una Porsche Boxter cabrio con delle funi dentro la quale, in piedi, Padre Gwann Sultana viene condotto trionfalmente in mezzo ai fedeli in festa.
La pubblicazione delle immagini sulla pagina social ufficiale della parrocchia ha portato il mondo intero a conoscere l’evento e dunque ad esprimersi circa lo sfarzo esibito nel corso della manifestazione.
Anche la stampa locale si è occupata del caso, prendendo contatto con il diretto interessato che si è dimostrato dispiaciuto per le reazioni scatenatesi sui social. Tuttavia padre Sultana ribadisce che tutto è avvenuto secondo la tradizione e che molti commenti sono ingiusti. Un portavoce della curia di Gozo, inoltre, riferisce al Times of Malta che a scegliere di trasportare il nuovo arcivescovo su una Porsche è stata la popolazione, non padre Gwann e nemmeno la parrocchia. Ciò che è parso agli occhi di tutti come un’ostentazione – continua il portavoce – era in realtà una manifestazione di gioia. Ricorda, infine, che trasportare un nuovo arcivescovo con una parata non è una novità per la comunità.
La tradizione: 23 ottobre 1864
Un’immagine dell’attuale vescovo di Gozo, monsignore Mario Grech, lo ritrae nel giorno del suo insediamento – il 2006 – a bordo in un’auto mentre saluta la folla in un clima di grande festa. Potrebbe sembrare una casualità, ma ciò che troviamo in un documento di Times of Malta conferma che dal 1864 con l’insediamento del primo vescovo di Gozo, era stata adottata la pompa magna.
Il 23 ottobre 1864 monsignor Buttigieg, primo vescovo di Gozo, sfilò tra la folla festante a bordo di una carrozza trainata da alcuni giovani ragazzi, per poi spostarsi su un cavallo protetto da un baldacchino sostenuto da gentiluomini, tra le trombe e il giubilo.
Non parliamo, dunque, di una novità ed è vero, come sottolineano i portavoce della diocesi, che la pompa magna è sempre stata una tradizione.
Perché parliamo di “Acchiappaclick”?
Parliamo di acchiappaclick, per concludere, perché numerose testate hanno trattato la notizia sul tono scandalistico dei social media, mentre sarebbe stato più opportuno informare sul perché un tale evento sorprende il mondo che fino alle ultime ore ignorava ciò che accade nelle grandi occasioni religiose dell’isola di Malta.
Non è in discussione l’opinione personale che ogni utente giustamente manifesta ma è d’uopo sapere che la notizia, con l’esistenza dei social network, è esplosa subito come una novità, dettaglio tuttavia errato.
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