Il Museo Ermitage chiede la restituzione delle opere in prestito
Il Museo Ermitage chiede la restituzione delle opere in prestito: l’embargo alla Russia che ha colpito come abbiamo visto il mondo dell’arte diventa autoembargo.
Ironicamente data la provenienza originale delle opere, l’Ermitage ha richiesto la restituzione della Giovane donna con cappello piumato (1534-1536) di Tiziano e della Giovane donna con vecchio di profilo (1515-1516) di Giovanni Cariani. Nonché di altre ventitrè opere custodite dalla Galleria Italiana.
Prova muscolare più che autentico disservizio: le opere sarebbero state comunque restituite, e il Governo fa sapere che non ci sarà alcun problema.
Semplicemente la mostra finirà con anticipo di una settimana.
La Russia si autocementa quindi come un paese che sogna l’autarchia di fatto: chiuso fuori dai circuiti di informazione internazionale, Internet, Arte, Cultura, economia e società internazionale.
Da Elena Visconti parte una interessante controprovocazione: laddove attualmente la copia del David in esposizione è listata a lutto per gli Ucraini, esibire la scultura nell’Ucraina in pace quando la guerra finirà, si spera con un esito che lasci l’Ucraina in piedi e i suoi cittadini vivi per goderne.
Ribadendo così il significato storico e mitologico del David: il Davide armato di una fionda, della sua incrollabile fede ed autostima che abbatte un gigante vanaglorioso e fisicamente possente con un solo colpo di sasso.
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