Il murale della bambina a Mariupol ritrare una bimba Australiana: una nuova contestazione sul murale di Jorit, già nell’occhio del ciclone social per il tema raffigurato: una bambina su un palazzo distrutto. Bimba che, nelle intenzioni dell’artista, raffigura una “vittima Russa nel Donbass”.
Ma evidentemente non lo è: il ritratto risulta assai simile, tale da generare il sospetto di avere come “reference”, alla foto di una bambina australiana con le iconiche “cicatrici tribali” marchio dell’artista aggiunte in disegno.
Per carità, noi siamo i primi a ricordare che nel mondo della pittura le “stock references” esistono, anzi ci sono interi portali, come “Pexels” dediti a fornire “immagini gratuite ed esenti da privacy” per aiutare artisti e gestori di portali online ad arricchire le loro creazioni di immagini.
Noi stessi spesso usiamo foto di archivio prese da questi portali o acquistate in pacchetto da Canva, non ne facciamo mistero e non c’è problema alcuno nel farlo.
I social raramente perdonano e la Rete è una grande memoria che conserva tutto, come ad esempio il fatto che la bambina ritratta nella foto sembri sovrapponibile in tutto alla figlia della fotografa Australiana Helen Whittle.
La foto stessa fa parte di una galleria di immagini intitolata “Sette anni, ne compie otto” inviata dalla madre fotografa per un concorso fotografico, peraltro vinto come fotografo emergente.
Non è sfuggito ai commentatori che la piccola Whittle gode di ottima salute, non è una vittima russa ma una bambina Australiana con madre fotografa. Rintracciata ella stessa dagli utenti della Rete e che ha affidato ad un Tweet ed una intervista con Fanpage il suo disappunto.
“Non è una bambina del Donbass ed è ovviamente una copia della mia fotografia, il cui soggetto è mia figlia”
Aggiungendo
“Sono stata informata oggi che una mia foto è stata copiata per creare un murale a Mariupol, in Ucraina. Non sono stata contattata dall’artista e non autorizzo l’utilizzo di questa immagine. I miei pensieri e le mie opinioni non sono in alcun modo allineati con quelli dell’artista coinvolto.”
Restituendoci quindi il punto di vista dell’autrice della foto: non certo uno scatto da “portale stock” ma un premiatissimo scatto d’autore.
Aggiornamento: Sembrerebbe che anche nelle sue storie Instagram Jorit ad oggi riporti la versione per cui il murale rappresenterebbe una bambina Russa. Perdurano le rimostranze di Helen Whittle e le evidenti similarità tra il ritratto della piccola Whittle (viso, posa, abito) e il murale.
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