Aggiornamento

Il mistero dello striscione antifascista in Piazza della Vittoria (Genova) che non era antifascista…

Ne abbiamo parlato giusto la settimana scorsa, ed era una notizia oggettivamente nutrita delle sue brave fonti.

La Repubblica al riguardo riportava

La chiamata è arrivata la notte scorsa  dalla Polizia Locale: “Ci sarebbe uno striscione da rimuovere dal palazzo dell’Inps, in piazza della Vittoria”. C’è scritto: “Nessuna strada sarà intitolata ai fascisti”, ed è uno dei messaggi lasciati ieri sera dal corteo Antifa, a 60 anni dalla rivolta di piazza del 30 giugno a Genova. La squadra dei vigili del fuoco arriva sul posto, ma rilevato che lo striscione non arreca nessun pericolo alla pubblica incolumità, decide di non intervenire. “Denunciamo l’utilizzo improprio del Corpo per interventi che non riguardano la pubblica incolumità – scrive l’Usb Vigili del Fuoco in una nota – noi svolgiamo interventi tecnici di soccorso e vorremmo che il sindaco di Genova avesse ben chiaro questo concetto. Lo striscione non danneggiava l’edificio e non era pericolante, probabilmente infastidiva chi vuole rievocare periodi bui della nostra storia antifascista del Paese”

Tutto a posto, direte voi.

La notizia è superata, quel che è stato è stato.

Invece no: dato che GenovaQuotidiana, quotidiano locale (dimostrando che i Fact Checker non sono “nemici del giornalismo” come qualcuno in mala fede ha in passato dichiarato al nostro indirizzo…) ci ha contattato per confermarci di aver effettuato un sopralluogo in loco, espressamente autorizzandoci (cosa di cui noi li ringraziamo) a mostrare le foto raccolte.

“Istituto Nazionale Povertà Sociale”, foto inviataci da GenovaQuotidiana

Si tratta, ovviamente, di uno striscione che solo di striscio (se pure) tocca il tema antifascista, limitandosi ad una protesta contro le politiche economiche e sociali in questa complessa congiuntura economica.

Resta valida ogni considerazione sul fatto che la funzione sociale dei vigili del fuoco non dovrebbe esaurirsi o limitarsi a raccogliere striscioni, specie se come indicato nel loro comunicato, non costituiscono alcuna fonte di rischio o pericolo per la pubblica incolumità.

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