Il mistero dei due camion bomba nelle fonti russe (e l’ilarità della Rete)
Il mistero dei due camion bomba nelle fonti russe si unisce all’ilarità della Rete, e il motivo vi sarà reso evidente e palese dopo che avrete guardato il referto.
Questo per essere precisi, sottoposto all’ironia dei social
Le foto offerte dalle “fonti russe” sono due. La prima è un camion ad un posto di blocco, presuntivamente quel camion, come apparso in tutte le emittenti televisive locali. Ria Novosti, nel tweet che riporta la notizia.
La seconda una visione a raggi X del camion nel quale è sì possibile apprezzare delle munizioni, ma il mezzo inesplicabilmente perde ben due ruote, anzi un intero asse anteriore, e anche la parte frontale muta forma.
Sembrerebbero due foto diverse di due mezzi diversi, e infatti sono due mezzi diversi.
Il mistero dei due camion bomba nelle fonti russe (e l’ilarità della Rete)
Per l’Occidente, la distruzione del ponte in Crimea deriva dalla detonazione di un camion. Per le Fonti Russe, a parte la “spy story” relativa a presunti missili e droni, pare i camion siano invece due.
Camion che, ovviamente, sui social sono stati associati al mezzo singolo della versione più diffusa portando i commentatori a deridere l’evento come l’ennesimo caso di “fonti russe”, mistificazioni così palesi da essere evidenti.
Ad essere sinceri e fare doverosamente luce sugli eventi, il comunicato stampa dell’FSB parla di due mezzi, rendendo la storia ancora più complessa e contorta.
Il primo è un camion DAF, proveniente dalla Georgia (o dall’Armenia) e diretto al Sud della Russia, ed è quello col singolo asse ritratto ai Raggi X.
Ce ne sarebbe però un secondo sul quale sarebbe stato ricaricato il carico, un International ProStar rosso che sarebbe stato solo esaminato, ma non scansionato ai raggi X, dalle guardie.
Secondo inoltre la documentazione, il cargo sarebbe il materiale termoplastico di cui, ad esempio, sono fatti i LEGO.
Possiamo quindi affermare che non è vero che le Fonti Russi hanno diffuso due foto di due camion diversi dichiarando che erano lo stesso.
Ma possiamo confermare, come visto anche da colleghi esteri, che siamo di fronte ad una narrazione complessa, involuta, e alla quale non è consentito e forse non lo sarà per lungo tempo un riscontro indipendente.
Probabilmente allo scopo di tentare di evitare l’ormai inevitabile balletto di responsabilità.
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