Categorie: BufalaFact Checking

Il Mein Kampf di Adolf Hitler e la frase sul “controllo dei popoli”: una vecchia bufala

Oggi i no-vax e i no-pass dissotterrano Adolf Hitler e soffiano via la polvere dal Mein Kampf, opera che il leader e fondatore del partito nazionalsocialista dettò al fedele Rudolf Hess nel 1923 mentre si trovava prigioniero nel carcere di Landsberg am Lech a seguito del fallito Putsch di Monaco. Il Mein Kampf fu pubblicato nel 1925 in Germania e nel 1936 in Italia per volontà di Benito Mussolini che riceveva pressioni da Rudolf Hess.

Nello specifico, no-vax e no-pass attribuiscono al Mein Kampf un virgolettato in cui si parla di “controllo dei popoli”“erodere i diritti”“libertà”, per far passare il messaggio secondo il quale le restrizioni oggi in atto per contenere il Covid-19 e per avvicinare sempre più persone alla vaccinazione sarebbero uno strascico della dittatura nazista. Andiamo con ordine.

“Il metodo più efficace per prendere il controllo dei popoli e dominarli del tutto è quello di sottrarre un pezzettino della loro libertà ogni volta, così da erodere i diritti attraverso migliaia di piccole e quasi impercettibili riduzioni. In questo modo, la gente non si accorgerà che diritti e libertà sono stati rimossi fino a quando sarà oltrepassato il punto in cui tali cambiamenti non possono essere invertiti”.
Adolf Hitler, Mein Kampf

Una frase che cozza con l’essenza del nazismo

La prima cosa da fare per testare l’attendibilità di un contenuto è mettersi alla ricerca della fonte. Nel nostro caso la fonte è proprio il Mein Kampf di Adolf Hitler, all’interno del quale dovremmo trovare il virgolettato che sta circolando sui social. Lo troviamo nell’edizione curata dal politologo e storico italiano Giorgio Galli per l’editore Kaos nel 2002, a questo indirizzo. Se cerchiamo quel virgolettato con il ricorso alle parole chiave (CTRL+F, digitare frase o parola, invio) non troviamo risultati. La ricerca fallisce anche in quest’altra edizione, questa curata da un traduttore anonimo.

Possiamo fare un altro tentativo cercando una versione inglese della frase attribuita a Hitler in un’edizione inglese del suo Mein Kampf, ma anche in questo caso non otteniamo risultati. Dovremmo ricordare, tuttavia, che la politica messa in atto da Adolf Hitler fu tutt’altro che “sottrarre un pezzettino di libertà ogni volta”, bensì fu un turbine di annullamento dei diritti civili sempre più inesorabile, a partire dal Decreto dell’Incendio del Reichstag del 1933 che all’articolo 1 recitava:

Anche in deroga alle norme vigenti, è perciò lecito porre limiti ai diritti di libertà personale, di libertà di espressione, compresa la libertà di stampa, di libertà di assembramento, di riservatezza di corrispondenza, posta, telegrammi e telefonate, nonché disporre perquisizioni e confische e porre limiti ai diritti di proprietà.

Quando non hai una fonte, sii tu la fonte

Chi ha memoria ricorderà che la stessa attribuzione circolava nel 2016, e ce ne eravamo occupati in questo articolo. La sostanza non è cambiata: l’unico riscontro che troviamo – con il conforto dei colleghi di PolitiFact – è in un romanzo di Pat Miller dal titolo Willfully Ignorant. Miller, a pagina 77 del suo libro, introduce il capitolo 11 proprio con la stessa attribuzione.

Non è mai stato chiarito il motivo per cui Pat Miller avesse inserito un’attribuzione, specialmente perché quella frase all’interno del Mein Kampf non esiste. La redazione di PolitiFact nel 2019 ha chiesto delucidazioni a Pat Miller, ma non ha mai avuto risposta. Reuters fa notare che le prime tracce di questo virgolettato sul web risalgono al 2014, esattamente l’anno in cui Pat Miller ha pubblicato il suo libro.

Quindi?

Parliamo di bufala datata, dunque, perché già nel 2016 avevamo pubblicato un articolo a riguardo. Nel Mein Kampf di Adolf Hitler la frase a lui attribuita non è mai riportata. Il virgolettato è comparso per la prima volta nel 2014 in un libro di Pat Miller, che non ha mai spiegato perché avesse riportato una citazione del tutto inventata.

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