La risposta è no. O meglio, il martelletto è davvero un simbolo dei tribunali anglosassoni e americani, ma solo nei film, e solo per esigenze sceniche. Un po’ come la storia del poliziotto che si è diementicato di leggere i diritti al criminale che quindi viene prosciolto dalle accuse più infami compiendo i delitti parte del film o altri miti giudiziali, il martelletto ha uno scopo narrativo.
Creare scene piene di pathos in cui il giudice martella con forza sul banco urlando “Ordine! Ordine!”, o l’immancabile scena in cui al termine di un interroogatorio favorevole per il cattivone l’avvocato del “buono” urla con forza “Obiezione!” e comincia a sciorinare una serie di rivelazioni seguite da un flashback emotivo con la ricostruzione degli eventi.
Partiamo dal’inizio: nel Commonwealth nessuno usa il martelletto in tribunale. E preciso: nessuno.
Unica eccezione è la Inner London Crown Court, dove il martelletto segnala l’ingresso del giudice e basta.
Ovviamente, con l’arrivo degli show televisivi a tema giudiziario l’incrementarsi di scene in cui nei serial americani un giudice placa avvocati rissosi, colpevoli iracondi e testimoni logorroici a martellate ha portato a trapiantare quella scena anche nei serial inglesi, un po’ per il motivo per cui in ogni “poliziottesco” di tutto il mondo c’è sempre la scena in cui il poliziotto “restituisce tesserino e pistola” perché punito da un commissario imbelle e riottiene il posto e gli onori di tutti fermando il cattivone nelle sue nuove vesti di feroce vigilante fuori dalle righe.
Nel sistema Americano, per quanto il martelletto sia previsto, ha più valore cerimoniale, con giudici che dichiarano di non averlo più usato per decenni. Semplicemente, ormai il martelletto non serve più.
Puoi sovrastare la voce di avvocati e parti in giudizio inconferenti alzando il volume del microfono e minacciare sanzioni o l’interruzione di interrogatori e arringhe.
Ci sono semplicemente udienze in cui il martelletto non viene mai usato, e giudici che ne hanno visto uno solo come prezioso dono per festeggiare l’inizio di una carriera o il pensionamento.
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