La nuova moda virale del momento su TikTok e altri luoghi dediti alle “sfide virali” è andare a ca*are. E non è, purtroppo una battuta. Improbabili challenge virali suggerisco l’assunzione di bibitoni, beveroni e altre sostanze.
Concludendosi con l’influencer di turno che, festante, estrae dalla tazza del cesso l’oggetto delle sue evacuazioni riconoscendovi oggetti di varia natura, perlopiù calcoli e parassiti intestinali. Errore fatale, e che come molte pratiche pseudomedicinali, può portare a gravi danni alla salute.
Una di queste pratiche è il beverone anti parassiti. I personaggi di turno assumono vari bibitoni in streaming accusando non meglio precisati parassiti intestinali di ogni problema nella loro esistenza dall’acne all’insonnia, compresi herpes, psoriasi, endometriosi e chi più ne ha più ne metta per poi passare a sedersi sulla tazza del cesso ed estrarre roba filamentosa mista agli escrementi.
Per quanto si possa pensare all’espulsione coatta di parassiti, assumendo improbabili bibitoni di papaya, aglio ed erbe varie, possibilmente in una notte di luna piena non sono parassiti che espellerete.
Improbabili purghe fatte in casa portano all’espulsione assieme alle feci di muco, e brandelli di mucosa intestinale irritata, per lo stesso motivo per cui chi cerca di “sputare i morgelloni” (altro tipo di parassita esistente solo nel mondo del complotto) bevendo vino rosso mischiato all’acqua ossigenata finisce per sputare pezzettini ulcerati della sua stessa bocca.
In realtà una parassitosi è una cosa assai seria, i cui sintomi possono essere riscontrati da un medico e confermati con l’analisi delle feci, e non certo guardando escrementi altrui su Internet.
Parimenti la teoria alla base del “beverone fai da te” secondo cui i “cibi moderni” favoriscano la crescita dei parassiti rasenta la generazione spontanea della materia, teoria desueta per cui topi e vermi nascano spontaneamente dall’immondizia e contraria ad ogni evidenza scientifica.
Pratica simile è il lavaggio epatico, pratica pseudoscientifica che prevede ingollare quantità varie di sale inglese, succo di pomplelmo e olio di oliva convinti che tali sostanze possano in qualche modo purificare il fegato e la cistifellea dai calcoli, che saranno espulsi dall’intestino umano.
Effettivamente molti dei praticanti di questa pratica pseudoscientifica esibiscono orgogliosi palline marroni dure uscite dal loro sedere. Ma tali palline sono il frutto della saponificiazione di olio, acido citrico, sale inglese ed escrementi nell’intestino.
Di fatto finiscono a defecare saponette di sterco umano, col rischio anche in questo caso oltre alle irritazioni di subire gli effetti delle intossicazioni dal manganese ingerito con una dose eccessiva di sale inglese.
Il nostro organismo fa già un eccellente lavoro nel liberarsi dalle tossine: se non lo facesse non è certo filmandoci seduti sulla tazza del cesso che ci salveremmo, ma dovremmo fare ricorso all’aiuto di un medico.
Immagine di Copertina – Cactus on Toilet Bowl: Pixelshot per Canva
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