Nell’ossessione per il latte materno artificiale di Bill Gates i complottisti trovano una nuova nemesi, una valvola sulla quale fondare nuove associazioni tra il magnate della Silicon Valley e ciò che accade nel mondo. È quanto succede in un post condiviso da un utente su Facebook. Lo sfondo è quello della crisi del latte in polvere registrata negli Stati Uniti, con la produzione nettamente calata per un susseguirsi di fattori che conosciamo anche in Europa, pandemia e guerra in Ucraina per prime.
Bill Gates è fantastico. Lancia il latte materno artificiale proprio mentre la carenza di formule colpisce l’America; è il più grande investitore in vaccini e c’è una pandemia; è il più grande proprietario di terra in America e c’è una crisi alimentare. È come se fosse chiaroveggente.
L’utente, tacitamente, vorrebbe dimostrare che dietro ogni evento di una certa portata – vaccini/pandemia, proprietà/crisi alimentare – sia in realtà un disegno di Bill Gates. Parole non sue, visto che lo stesso utente indica come fonte un tweet in lingua inglese che ora risulta rimosso.
Come già anticipato in apertura, la crisi del latte artificiale (baby formula) negli Stati Uniti è un fatto, e ciò è dovuto (oltre a problemi globali come pandemia e guerra) soprattutto alla chiusura dell’azienda Abbott Nutrition a seguito di malesseri accusati da quattro bambini dopo aver consumato il prodotto. Due di loro, in seguito, sono morti.
Come sempre accade, la teoria del latte materno artificiale di Bill Gates non è il risultato di un’accurata ricerca dei complottisti nostrani. Questi ultimi, più che altro, ripetono ciò che leggono da reti internazionali, e infatti questa storia nasce proprio dagli Stati Uniti.
Lo dimostrano i diversi articoli di fact checking pubblicati dai nostri colleghi statunitensi, tra cui PolitFact che in questo articolo del 12 maggio risponde a tutti i dubbi sul caso.
Nel 2020, in verità, è nata la startup Biomilq con l’intento di produrre latte materno artificiale utilizzando cellule mammarie coltivate, una tecnologia che metterebbe sul mercato un prodotto ecosostenibile.
Il progetto è finanziato con un miliardo di dollari dal fondo Breathrough Energy Ventures, co-fondato da Bill Gates insieme a Mark Zuckeberg, Jeff Bezos e Richard Brenson.
L’associazione è dunque la seguente: un fondo di Bill Gates finanzia una startup che si interessa di produrre latte artificiale ecosostenibile, dunque Bill Gates ha creato la crisi del latte in polvere per vendere i suoi prodotti e finanziarsi.
Ciò è falso, e viene smentito dalla co-fondatrice e chief science officer di Biomilq Leila Strickland in un intervento per la CNN.
“A Biomilq servono ancora dai tre ai cinque anni per immettere un prodotto sul mercato”, scrive la CNN riportando le parole di Strickland.
Sì, negli Stati Uniti c’è una crisi del latte in polvere; no, Bill Gates non ha lanciato il latte materno artificiale: il progetto nasce nel 2020 e vedrà la luce, probabilmente tra 3 o 5 anni.
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