Bufala

“Il laboratorio di Wuhan è di proprietà della Glaxo che è di proprietà della Pfizer” – Combo Infodemica

Ci segnalano i nostri contatti un bizzarro post riassumibile con “Il laboratorio di Wuhan è di proprietà della Glaxo che è di proprietà della Pfizer”

“Il laboratorio di Wuhan è di proprietà della Glaxo che è di proprietà della Pfizer”

Premessa inevitabile: è una Bufala.

Un Voltron di Bufale come amiamo chiamarlo, anzi, in questo caso, una Bufala Combo.

Chi ama giocare ai cabinati e ai “picchiaduro” da Sala Giochi saprà di che parliamo. Durante i giochi che simulano (a volte improbabili) combattimenti di arti marziali è sempre possibile col tasto giusto bloccare la mossa singola. Il calcio, il pugno, la palla di fuoco… quasi ogni mossa può essere fermata.

Tranne le Combo: premendo una serie di tasti e continuando poi a inanellare mosse su mosse (spiegato banalmente) si può ottenere una combo. Una serie di mosse in sequenza, e più lunga è la sequenza più difficile è parare.

Questa bufala più che una bufala Voltron, ovvero più bufale cucite assieme, è una Bufala combo. In poche righe vengono infilate in sequenza così tante bufale da rendere la ricezione confusa.

Il pubblico di riferimento delle bufale applaudirà una grande scoperta complottistica, chi invece si ritrova a interagire con loro dovrà per forza di cose usare una lunga spiegazione che il bufalaro rigetterà perché un meme è sempre più veloce e rapido.

Cosa spiegata brillantemente dal Fact Checker, Debunker e Opinionista Paolo Tutto Troppo

“Il laboratorio di Wuhan è di proprietà della Glaxo che è di proprietà della Pfizer” – Combo Infodemica

Basta avere un archivio storico grande come il nostro e capirlo.

La combo inizia immediatamente dalla bufala più antica della Pandemia. Quella del laboratorio di Wuhan che ha creato il virus. Laboratorio di Wuhan attribuito a questa o quella “Big Pharma”, così, a caso.

Abbiamo sostanzialmente un intero archivio di versioni di questa bufala che nessuno è mai riuscito a dimostrare.

Dal punto di vista scientifico, la struttura stessa di SARS-CoV-2 è incompatibile con una genesi artificiale. Come spiegammo a suo tempo con un aiuto della Dottoressa Angela Rasmussen, che traducemmo,

il codice genetico contiene caratteristiche incompatibili con la coltivazione in vitro, come il suo sito di scissione polibasico e i glicani O-linked nella spicola proteica. Inoltre hanno identificato delle caratteristiche inedite nei recettori DNA binding di S, la parte che si collega al recettore ACE2, che non è in grado di agganciarsi in modo ottimale al recettore ACE2 umano. Eppure simili caratteristiche sembrano collegarsi all’ACE2 umano molto bene.

Perché qualcuno dovrebbe sobbarcarsi il problema di creare dei recettori completamente nuovi incrociando le dita perché funzionino anziché usare sequenze che già sono note e funzionanti? Questo suggerisce che siano nate naturalmente anziché essere state create o coltivate. Questi studi indicano con fermezza che il SARS-CoV-2 si è originato nei pipistrelli per evolversi naturalmente, negli umani direttamente o in un ospite intermedio, in modo da infettare efficacemente gli esseri umani.

Unito alle caratteristiche intrinseche di un laboratorio “di livello 3”, dove le misure di sicurezza rendono il lavoro lento, faticoso e malagevole, il tutto porta ad una spiegazione metaforica che usammo per divulgare la cosa a chi non ha le competenze tecniche per capire quanto letto di cui sopra

Creare SARS-CoV-2 in un laboratorio sarebbe come commissionare ad un laboratorio sperimentale di armi atomiche la costruzione di un revolver a sei colpi. Un revolver che si inceppa quattro colpi su sei, riesce a sparare un colpo su sei ma con la mira del tutto inefficiente e col sesto colpo ti fa saltare in aria la mano.

Creare un'”arma biologica” reinventando la ruota con soluzioni goffe e ineleganti per un’arma, dal contagio elevatissimo (e quindi poco controllabile), la mortalità statisticamente bassa (elevata dunque solo sul grande numero) e senza avere alcun mezzo per controllarla è l’equivalente dello spendere miliardi per una pistola che ti spara in faccia.

Sommando questo al fatto che la tesi del laboratorio segreto è stata smentita, dimostrando che non ci sono mai stati “laboratori di armi biologiche”, e chiunque abbia mai detto di averne prove ha fallito nel fornirne, ecco che la prima parte di questo sillogismo è andata oltre.

Inoltre scopriamo come in tempi non sospetti il Laboratorio BSL-4 a Wuhan risulti un laboratorio Nazionale per la ricerca e il contrasto alle pandemie e facente capo al Wuhan Institute of Virology Chinese Academy of Sciences. Che ovviamente non è Glaxo o Pfizer.

Istituto che ormai da lungo tempo si è brillantemente liberato di ogni accusa.

E qui ricordiamo come dopo aver accusato per decenni una ricercatrice cinese di essere una Cassandra portatrice di sventure per aver parlato dei rischi del salto antropico ed aver studiato per decenni le malattie dei pipistrelli temendo il peggio e avvisandoci di trattare la materia col pericolo che si evidenziava, l’abbiamo accusata poco civilmente di aver “tirato la Gufata”.

Ma andiamo oltre.

Andiamo alla seconda parte del sillogismo. Per scoprire che Glaxo e Pfizer non hanno alcun rapporto azionario e di proprietà.

Quello che ci va più vicino è una Joint Venture, un accordo per la diffusione di farmaci da banco, oltre quanto citato da Paolo Tutto Troppo, ovvero una ricerca congiunta sulle terapie per l’HIV.

A meno che i nostri amici complottisti non vogliano spiegarci come cureremo il COVID19 con le vitamine Multicentrum, il sillogismo “Il laboratorio di Wuhan è proprietario della Glaxo che è di proprietà della Pfizer” si rivela un falso.

Non solo Pfizer non ha la proprietà di Glaxo, ma è Glaxo (e non viceversa) che ha stipulato un accordo di condivisione di utili e perdite (quello che è una Joint Venture) per la diffusione di alcuni prodotti da banco, come vitamine e cerotti per il mal di schiena.

Analisi del sillogismo

Dal punto di vista logico, un sillogismo è un ragionamento composto da due premesse che arrivano ad una conclusione.

Possiamo ora analizzarlo.

Tesi: Il Laboratorio di Wuhan ha creato il SARS-CoV-2. Falso.

Antitesi: Pfizer possiede Glaxo che possiede il Laboratorio. Falso perché se non esiste alcun laboratorio “che ha creato il virus” l’antitesi diventa un punto morto. E falso perché Pfizer non possiede Glaxo, ma Glaxo guida una Joint Venture per la diffusione di farmaci da banco. E falso, infine, perché ovviamente il Wuhan Institute of Virology Chinese Academy of Sciences non è Glaxo né la Pfizer.

Sintesi: Falso.

E possiamo chiuderla così.

 

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