Il grande equivoco su Der Spiegel e la vignetta su Salvini appeso a testa in giù come Mussolini
Si è creato un grosso malinteso oggi 14 agosto anche qui in Italia a proposito di Der Spiegel e della presunta vignetta su Salvini appeso a testa in giù, come avvenuto tanti anni fa con Mussolini. Dopo aver esaminato alcune uscite da parte del Ministro dell’Interno sulla crisi di governo da lui innescata poco meno di una settimana fa, come avete notato da un nostro recente articolo, questo mercoledì occorre analizzare con grande attenzione l’immagine che sta facendo il giro dei social anche nel nostro Paese, affinché venga inquadrata tutta la situazione in modo corretto.
C’è un fondo di verità dietro la tanto discussa immagine su Salvini appeso a testa in giù, grazie ad una vignetta che sarebbe stata pubblicata da Der Spiegel? Assolutamente no. Il disegno è autentico ed effettivamente è stato reso pubblico da alcune testate, ma è opera di Marian Kamensky, personaggio nato in Slovacchia e attualmente residente in Austria. Insomma, non ha origini tedesche e la vignetta di cattivo gusto sarebbe stata pubblicata su altra testata, come si potrà notare dall’apposito link.
Insomma, come evidenziato da esponenti di Der Spiegel, che sono intervenuti anche su Twitter rispondendo ai post pubblicati anche da alcuni soggetti piuttosto popolari in Rete, nelle vesti di sostenitori di Salvini (in modo più o meno dichiarato), la vignetta incentrata sulla figura di Salvini appeso a testa in giù come avvenuto con Mussolini a Piazzale Loreto non ha nessun fondamento. O quantomeno non deve essere associata a questa testata, contrariamente a quanto avvenuto attraverso alcuni siti italiani tendenzialmente schierati a destra.
Staremo a vedere se ci saranno ulteriori comunicazioni ufficiali da parte di Der Spiegel, fermo restando che Marian Kamensky ha sì collaborato con la redazione tedesca in passato, ma ad oggi la tanto discussa vignetta con Salvini non appare tra quelle più recenti pubblicate all’interno dell’apposita sezione.
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