“Il Governo Irlandese costretto ad ammettere che COVID19 non esiste”, è una condivisione che abbiamo ricevuto pochi giorni fa. Ma che in realtà esiste sulla rete da molto, molto più tempo.
Si parla sostanzialmente di una “donna molto coraggiosa” che avrebbe “citato in giudizio il governo Irlandese” per ottenere una confessione dell’inesistenza del COVID19.
Le cose non sono andate così.
La risposta è stata fornita dai colleghi Irlandesi.
In primo luogo è inesatto parlare di “Governo Irlandese citato in giudizio”.
È stata fatta una richiesta di accesso agli atti secondo il FOI, il Freedom of Information Act.
Una norma che obbliga le pubbliche amministrazioni a consentire accesso agli atti, purché tali atti esistano.
Postuliamo il caso che, secondo il FOI, io decida di chiedere al Ministero per la Difesa di concedermi accesso agli atti formali che dichiarano che i Rettiliani hanno invaso i Pub Irlandesi rubando diverse botti di birra.
La risposta corretta sarebbe “non abbiamo alcuni atti che dimostrano che i rettiliani abbiano invaso i pub”.
Cosa che non comporta che il ministero della difesa abbia improvvisamente ammesso o negato l’esistenza dei Rettiliani e che essi siano dediti al furto.
Comporta che nessuno si è mai posto il problema di discettare dell’esistenza dei rettiliani ladri di birra, quindi non esistono prove della loro esistenza o inesistenza in atti ufficiali.
O postuliamo che io invece chieda prove del fatto che la birra è una bevanda alcolica al Ministero della Sanità.
Difficilmente troverò simili atti, dato che nessun ministero sprecherebbe tempo e risorse per discettare di una verità già accertata.
Cosa diversa dal dimostrare o negare un fenomeno.
È successo che, ad un certo punto, i soggetti indicati hanno chiesto, secondo FOI, al servizio sanitario Irlandese di esibire documenti che dichiarano l’inesistenza del COVID19.
Il Ministero ha replicato
A seguito della consultazione coi miei colleghi, sia delle aree mediche e scientifiche del servizio sanitario, posso confermare che non abbiamo documenti relativi alla vostra richiesta.
Questi sono tutti i passi che abbiamo ragionevolmente intrapreso per valutare l’esistenza di simili documenti e, sfortunatamente, devo informarvi che a seguito delle nostre ricerche non abbiamo trovato simili documentazioni
Ovviamente: sarebbe come trovare “Il documento che dimostra che non è vero che i Rettiliani sbronzi rubano la buonissima birra Irlandese” o “il documento che dimostra che il cielo è azzurro, i prati sono verdi e l’uomo è un mammifero”.
Ovviamente, ci riportano i colleghi, il Servizio Sanitario Locale non ha documenti da esibire su un fatto notorio come l’esistenza del SARS-CoV-2.
Per tuziorismo difensivo i colleghi hanno interpellato l’HSE, ottenendo come risposta la conferma di quanto detto: Il Servizio Sanitario Irlandese è a conoscenza del fatto che SARS-CoV-2 è stato descritto nel 2020 e COVID19 è stato dichiarato malattia pandemica a Marzo 2020.
Semplicemente non ha documenti da condividere riguardanti un fatto notorio. Quindi nessuno nel Servizio Sanitario ha dovuto scoprire qualcosa che già esisteva, registrare qualcosa di già noto e reinventare cose già scoperte.
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