Si tinge di giallo la vicenda che in queste ore vede l’Italia che dona 50 milioni di euro alla Tunisia. Questa mattina abbiamo parlato con una prima analisi di questa possibilità, rimandandovi a fonti ufficiali che confermerebbero l’autenticità del post. Questione che ha fatto tanto rumore sui social, ma che in realtà andrebbe letta a 360 gradi, considerando la forte presenza di importanti realtà imprenditoriali italiane nel Paese. Insomma, come sempre avviene in questi casi, guai a dare una lettura superficiale ai soli titoli che alcune testate lanciano in bella mostra.
C’è però un altro elemento che dobbiamo prendere in esame oggi 27 marzo a proposito della vicenda che vede l’Italia propensa a prestare 50 milioni di euro alla Tunisia. Premettendo che si debba sottolineare proprio il termine “prestare“, ben diverso da “donare“. A dare risalto alla questione, infatti, nei giorni scorsi era stata proprio l’AICS di Tunisi, vale a dire l’Agenzia Italia per la Cooperazione allo Sviluppo, competente a conti fatti per le iniziative che prevedono delle collaborazioni in Tunisia, Libia, Marocco e Algeria.
Ebbene, al momento del lancio del nostro articolo di approfondimento sull’Italia che presta 50 milioni di euro alla Tunisia risulta ancora disponibile l’apposita pagina in cui vengono forniti alcuni dettagli extra sulla collaborazione tra i due Paesi. Allo stesso tempo, però, pochi minuti abbiamo assistito alla rimozione del post pubblicato su Facebook da parte della stessa Agenzia. I motivi potrebbero essere molteplici, soprattutto considerando il fatto che sotto quel contenuto, sui social, c’era stata la convergenza dell’enorme malcontento degli italiani.
Sostanzialmente, in presenza di comunicazioni del genere, la notizia per ora resta autentica, ma è chiaro che debba essere monitorata la rimozione del post social in cui si parlava del prestito di 50 milioni di euro dell’Italia alla Tunisia. Scelta dello staff di Zuckerberg o dell’Agenzia? Ne sapremo di più, forse, nelle prossime ore.
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