Tanti lettori ci segnalano una serie di post sulle notizie che riguardano il Garante della Privacy contro il Green Pass. C’è del vero, per trasparenza, in quanto il Garante ha mosso una serie di contestazioni all’ultimo decreto Covid proprio in termini di dati personali, ma sui social esistono viralizzatori che esasperano il dibattito. Approfondiamo insieme.
Chi pubblica il post scrive:
IL PASS VERDE così come l’ app Immuni è andato ….
SULLA GAZZETTA UFFICIALE LO STOP AL PASS VERDE DAL GARANTE DELLA PRIVACY.
Non solo non è obbligatorio, ma chi lo richiede è passibile di DENUNCIA PENALE.
Spoileriamo il finale: il Garante della Privacy non ha decretato lo stop né vi sarà alcuna denuncia penale per chi richiede il Green Pass. Esiste un avvertimento, piuttosto, che andremo a vedere.
La contraddizione dei disinformatori social sta proprio nel linkare la fonte per poi raccontare il contrario ai follower, che ovviamente non apriranno il link. Nel nostro caso, infatti, viene linkato il documento originale contenente l’avvertimento del Garante pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Il documento è consultabile a questo indirizzo. Esiste anche il formato PDF disponibile qui con l’intervento del Garante a pagina 9.
Riportare il testo dell’intero documento non aiuterebbe la lettura (ma si consiglia di leggerlo integralmente dai link riportati), per questo vi consigliamo questo articolo pubblicato da Studio Cataldi in cui vengono riassunte le 6 criticità segnalate dal Garante della Privacy. In sostanza per la scrittura del decreto non c’è stata alcuna consultazione del Garante e per questo vengono violati i principi di esattezza dei dati e di trasparenza delle finalità.
A tal proposito:
Considerato che l’utilizzo della certificazione verde è operativo
a partire dal giorno successivo alla pubblicazione del decreto-legge
è, quindi, urgente l’esigenza di intervenire al fine di tutelare i
diritti e le libertà degli interessati.
In un’intervista rilasciata dal Presidente Pasquale Stanzione il 30 aprile 2021 a La Stampa (riportata sul sito ufficiale dell’Autorità) viene sottolineata, quindi, l’urgenza di un intervento per modificare le disposizioni sul pass vaccinale contestate. In nessun punto dell’intervista Stanzione parla di rischio di denuncia penale ai soggetti che richiederanno il Green Pass.
Le possibili applicazioni del pass, assieme con le garanzie necessarie per impedirne abusi, devono essere inscritte nella normativa di riferimento, senza lasciare eccessivi margini di discrezionalità in sede attuativa.
Per questo le farmacie sono in attesa di delucidazioni. L’avvertimento del Garante della Privacy contro il Green Pass è dunque ben evidente sulla Gazzetta Ufficiale ed è ben spiegato dai siti tematici in ambito legale.
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