Il Fatto Quotidiano chiede l’intervento armato contro Giorgia Meloni? La nostra analisi
Giorgia Meloni dedica un video a Il Fatto Quotidiano, il giornale di Marco Travaglio, che in un editoriale pubblicato l’8 luglio 2020 avrebbe invocato l’intervento armato contro Fratelli d’Italia. Nel suo video la leader del partito chiede a Travaglio di prendere una posizione chiedendo se sia normale che su un quotidiano nazionale compaiano parole violente nei confronti di un leader politico.
Non mi stupisce l’ennesimo articolo della stampa di sinistra che tenta come al solito di demonizzare l’avversario con lo…
Pubblicato da Giorgia Meloni su Mercoledì 8 luglio 2020
La notizia è stata ripresa da diverse testate nazionali: Giornalettismo, Libero Quotidiano, Secolo d’Italia ed è comparsa anche sull’agenzia Adnkronos. L’articolo originale è presente anche sul sito de Il Fatto Quotidiano a questo indirizzo ma la lettura è riservata agli abbonati. Tuttavia troviamo lo stesso articolo sul sito ufficiale dell’autore, che non nomineremo per evitare shitstorming sui suoi profili social.
Pur con una lettura distaccata, è inevitabile notare che il pezzo faccia un sillogismo che, anche da lontano, dà ragione a Giorgia Meloni nella risultante. Sostanzialmente l’articolo sottolinea una forte densità di fascismo all’interno di Fratelli d’Italia e accusa il partito di negare, coprire o dribblare le accuse su questo fenomeno. Essendo il fascismo un fenomeno della prima metà del Novecento, l’autore sottolinea il problema di un’ideologia che ancora non svanisce e che da certe forze politiche non viene debellata.
Abbiamo parlato di sillogismo perché, in sostanza, l’articolo usa la formula: “Il fascismo è brutto e i fascisti vennero fucilati: la Meloni è fascista”. Leggiamo insieme il passo sul quale Giorgia Meloni fa focus:
[…] Dovrei elencare anche le difese puntuali e articolate che ogni volta gli esponenti di FdI devono inventarsi per giustificare o minimizzare: una volta “non è iscritto”, un’altra volta “è una ragazzata”, oppure “è stata una leggerezza” o ancora “era carnevale”. Insomma, per dirla con la lingua loro, otto milioni di piroette per allontanare da sé i sospetti di fascismo, preoccupazione un po’ inutile visto che tre indizi fanno una prova, dieci indizi fanno una certezza e dopo cento indizi dovrebbero intervenire i partigiani del Cln con lo schioppo.
Infine:
Fa bene Gad Lerner (su questo giornale) a chiedere alla sora Meloni di dissociarsi una volta per tutte dalla retorica fascista dei suoi eletti e dei suoi militanti, ma dubito che succederà: quella retorica, un po’ grottesca e molto ignorante, risibile e feroce, è l’acqua in cui nuota Fratelli d’Italia, gli slogan fascisti e i vestiti da gerarchi sono il plancton di cui si nutre, e non si è mai visto un pesce svuotarsi l’acquario da solo. Bisognerebbe aiutarlo come l’altra volta, settantantacinque anni fa.
Rivediamo insieme la formula, specialmente alla luce del paragrafo conclusivo: l’autore cita Gad Lerner che ha chiesto a Giorgia Meloni di dissociarsi dalla retorica fascista ma, ancora, l’autore afferma che il fascismo sia l’acqua nella quale nuota FDI. Nell’acqua e negli acquari vivono i pesci, e i pesci non sono in grado di svuotare il loro acquario. Se il fascismo è l’acqua e il pesce è FDI, l’autore sostiene che bisogna svuotare l’acquario – dunque togliere vita – al pesce/FDI esattamente come accadde 75 anni fa.
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