Il dramma del bambino ucciso a Cardito: “Il migrante era geloso”. Ed è subito disinformazione
Sta facendo discutere moltissimo in queste ore la tragedia del bambino ucciso a Cardito. Le indagini stanno andando avanti a ritmi molto elevati e, al momento, ci sono pochi dubbi sul fatto che ad aver assassinato la povera creatura di 7 anni sia stato Tony Essoubti Badre, compagno della madre, che a sua volta aveva avuto la vittima di questa tragedia e la sua sorellina di 8 anni da una precedente relazione. Ci sono alcuni articoli online che tuttavia stanno creando non poca disinformazione su questa storia, con la solita strumentalizzazione politica.
Il bambino ucciso a Cardito paga la furia omicida di un 24enne nato in Italia, anche se da genitori stranieri. Insomma, un italiano a tutti gli effetti, a quanto pare geloso delle attenzioni che la madre aveva dedicato ai primi due figli, tolte a suo dire ad un terzo bambino di 4 anni avuto dalla stessa coppia. Fin qui siamo nel campo delle ipotesi, ma alcuni aspetti di questa tragica storia possono e devono essere chiariti già oggi 28 gennaio.
Alcuni siti, come nel caso di Cronaca Più, hanno addirittura utilizzato nel titolo la parola “migrante“, associandolo tra le altre cose alle parole della bambina salva per miracolo dal momento di follia di Tony Essoubti Badre. In realtà il virgolettato in questione non esiste e, se da un lato ci sono pochi dubbi su chi sia il responsabile del dramma avvenuto ieri sera nel napoletano, allo stesso tempo definire il 24enne “migrante” è del tutto sbagliato.
Nato e cresciuto in Italia, con alcuni precedenti legali per droga e scippo, il ragazzo è italiano a tutti gli effetti. Insomma, il termine migrante, che successivamente ha iniziato a girare sui social, non ha alcuna attinenza con la sua storia. Continueremo a monitorare la storia del bambino ucciso a Cardito nei prossimi giorni, sperando non emergano ulteriori bufale.
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