Il dr. Robert Malone non ha inventato il vaccino mRNA e disinforma sulla proteina spike
I nostri lettori ci segnalano un video, diviso in due parti, in cui il dr. Robert Malone parla della proteina spike, dei vaccini anti-Covid e dei danni che questi ultimi possono provocare nei bambini. Il video ha raggiunto una certa viralità negli ambienti no-vax, confortati dal fatto che Malone viene presentato come l’inventore della tecnologia mRNA. Lo stesso video è stato caricato su Rumble, piattaforma particolarmente frequentata da chi è solito divulgare disinformazione sul Covid-19, sul green pass e sui vaccini.
Per chi non avesse tempo né possibilità di visionare il video, gli stessi divulgatori del documento hanno pubblicato un’infografica con i punti salienti esposti da Robert Malone.
Robert Malone inventore della tecnologia mRNA?
Come già detto, a confortare la narrativa dei no-vax è l’attribuzione a Malone dell’invenzione della tecnologia mRNA che è propria dei vaccini anti Covid Pfizer e Moderna. Deve essere chiaro che la tecnologia mRNA non è stata scoperta esclusivamente per i vaccini anti Covid, ma è il frutto di almeno 30 anni di ricerca.
Come riporta Nature i primi studi risalgono al 1978, quando alcuni scienziati “usarono strutture della membrana grassa chiamate liposomi per trasportare l’mRNA nelle cellule dei topi e degli umani per indurre l’espressione proteica”. A Robert Malone, tuttavia, va riconosciuto il merito di aver condotto nel 1987 un esperimento eseguito secondo gli studi condotti nel 1978, dal quale riuscì a produrre la proteina spike mescolando filamenti di RNA con particelle di grasso applicate, in seguito, alle cellule umane.
I primi studi del 1978 e l’esperimento di Malone del 1987, tuttavia, non ottennero grande considerazione in quanto la molecola di RNA era ritenuta troppo instabile e l’applicazione di questa nuova tecnologia risultava troppo onerosa per essere applicata nelle terapie.
Oggi siamo arrivati ai vaccini a RNA messaggero grazie agli sforzi della biologa ungherese Katalin Karikò e dell’immunologo Drew Weissmann, i cui esperimenti portarono il biochimico Pieter Cullis a sviluppare il metodo che portò al farmaco Patisiran, il primo con la tecnologia mRNA approvato in tutto il mondo e di cui vi indichiamo una scheda tecnica a questo indirizzo.
Restiamo su Karikò, perché proprio con questo nome si incrocia quello di Robert Malone. I fact checker di Wreg.com fanno sapere (attenzione: l’articolo è consultabile solo tramite VPN, che trovate gratuitamente navigando dal browser web Opera) che la biologa ha spesso segnalato la “fame di riflettori” di Malone che molto spesso – anche nella bio dei social – si attribuisce l’invenzione della tecnologia a mRNA messaggero mentre “centinaia di scienziati hanno contribuito alla ricerca, anche più di lui”.
In più occasioni Malone ha inviato lettere alla FDA per denunciare la pericolosità della proteina spike “contenuta nei vaccini” (qui un nostro approfondimento), ma la FDA ha sempre respinto tali affermazioni come prive di fondamento. Nell’agosto 2021 The Atlantic riportava alcune e-mail ossessive inviate da Malone a Karikò in cui il primo insisteva nell’attribuirsi i meriti sulla tecnologia mRNA. In sostanza, il fatto di non vedersi riconoscere l’invenzione del vaccino a RNA messaggero ha portato Malone, negli anni, a ribaltare le sue teorie sulla proteina spike aderendo agli ambienti di disinformazione sui vaccini.
“Il vaccino non è adeguatamente testato”
Tornando al video e all’infografica diffusa dai sostenitori di Robert Malone (ricordiamo che anche Massimo Cacciari è un suo estimatore), possiamo dire che la narrazione proposta è quella dei pericoli per i bambini, focus che di certo trova consenso tra genitori e utenti sensibili all’argomento. A mettere in guardia questo tipo di utenza dai vaccini mRNA è l’affermazione secondo la quale questo genere di immunizzazione contro il Covid-19 non sia stata adeguatamente testate.
Intendiamo, in questo paragrafo, rassicurare i lettori più timorosi. Non ci limitiamo a ricordare che la FDA ha dato la piena approvazione ai vaccini mRNA: Malone sostiene che l’approvazione come applicazione di emergenza sia la prova del fatto che tale tipo di vaccino non sia adeguatamente testato, ma questa sua affermazione è stata smentita dai tecnici che ricordano il vaccino “autorizzato” e quello “approvato per emergenza” hanno la stessa formula.
Raggiunto da una serie di critiche, lo stesso Robert Malone si è scusato sui social e ha ammesso in un’intervista al Washington Post di aver parlato senza informarsi adeguatamente:
Su questo particolare problema di responsabilità legale non ho cercato personalmente i dettagli e mi sono basato sui commenti di un avvocato di terze parti che non erano completamente corretti.
“La proteina spike è tossica”
Come già detto, della disinformazione sulla proteina spike ci siamo già occupati in questo articolo del giugno 2021. Robert Malone sostiene che tale proteina causerebbe danni permanenti nei bambini sul loro cervello, sul cuore, sul sistema riproduttivo e sul sistema immunitario e riprende, così, le teorie esposte da Byram Bridle di cui si sono occupati a più riprese i fact checker internazionali.
Fact checker, tra l’altro, che sono più volte nel mirino di Robert Malone che sui social considera come “asserviti all’oligarchia della Silicon Valley”. Bill Gates, per intenderci. Di Byram Bridle, immunologo, ci siamo occupati in questo articolo. Per farla breve: un po’ come Robert Malone, Bridle non si è visto riconoscere gli studi su un vaccino e oggi, per ripicca, divulga teorie molto care ai no-vax.
Tornando alla proteina spike, il riferimento al sistema riproduttivo riprende la lettura sbagliata sull’infertilità che i no-vax (e loro studiosi di riferimento) portano avanti da sempre da uno studio in cui si afferma l’esatto contrario e non si sostiene affatto la tossicità dei vaccini a RNA messaggero. La proteina spike, in realtà, rimane nel flusso sanguigno e non si mette di certo a viaggiare di tessuto in tessuto – tanto meno su nervi, cervello, cuore e sistema immunitario – per distruggere tutto ciò che trova.
Si insiste, infine, con l’affermare che la proteina spike sia contenuta nel vaccino mRNA, ma è un falso di cui il sedicente inventore dell’RNA messaggero dovrebbe essere al corrente:
Il virus COVID-19 utilizza la proteina spike per legarsi alle cellule, causando l’infezione. Ma i vaccini mRNA, di Moderna e Pfizer-BioNTech, non contengono né il virus né la proteina spike, ma solo le istruzioni genetiche affinché il corpo produca la proteina spike associata al coronavirus.
Una volta che la cellula riceve queste istruzioni, crea la proteina e la visualizza sulla sua superficie. Il sistema immunitario individua quindi la proteina sconosciuta e produce anticorpi per proteggersi dal virus.
Per una ricostruzione più accurata sul percorso antivaccinista di Robert Malone consigliamo la lettura di questo articolo.
Quindi?
- Robert Malone non ha inventato il vaccino a mRNA: un suo esperimento del 1987 fu parzialmente ignorato in quanto tale tecnologia era ritenuta instabile e onerosa per scopi terapeutici. Gli studi sull’RNA messaggero iniziarono nel 1978, senza Robert Malone;
- Robert Malone soffre dei riconoscimenti alla biologa Katalin Karikò, che in più occasioni ha vessato con e-mail rivendicando la paternità dello studio;
- Malone sostiene che il vaccino mRNA non sia stato sottoposto ai test adeguati, ma ha anche ammesso di non essere informato e di essersi fidato dei proclami di un avvocato;
- Malone appoggia le teorie dell’immunologo no-vax Byram Bridle, disinformando sulla proteina spike che sostiene essere contenuta nel vaccino mRNA;
- Come Bridle, Malone reagisce ai mancati riconoscimenti diffondendo disinformazione sul vaccino mRNA e sulla proteina spike.
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