Giorgia Meloni riporta il caso di Fredy Pacini, gommista 57enne di Monte San Savino, sulla sua pagina Facebook:
In breve: Fredy Pacini ha esploso 5 colpi di pistola contro due malviventi che si erano introdotti nella sua azienda durante la notte del 27 novembre, e due proiettili hanno raggiunto uno dei due ladri, un moldavo di 29 anni, è morto. Il gommista è ora indagato per eccesso di legittima difesa.
Lo stesso Pacini e anche l’avvocato Alessandra Cheli sostengono che l’uomo era esasperato per aver subito 38 furti e che la scorsa notte era stato svegliato, appunto, dai rumori dei ladri che si introducevano nella sua azienda. Proprio per il numero elevato di furti che Pacini aveva subito si era ritrovato costretto a dormire presso il luogo di lavoro da almeno 4 anni.
I malviventi avevano sfondato la vetrata della ditta con un piccone, e poco dopo Pacini si era messo a sparare dalla pistola Glock che teneva con sé, forse mirando contro le due sagome che aveva visto muoversi all’interno dei locali. Due proiettili hanno colpito Vitalie Tonjoc, che a seguito delle ferite alle gambe è morto. I tentativi di rianimarlo si sono rivelati inutili, in quanto il colpo che lo ha raggiunto all’arteria femorale gli è stato fatale.
Secondo Arezzo Notizie, in ogni caso, le dinamiche di quella notte sono ancora tutte da chiarire e le indagini sono affidate ai Carabinieri di Cortona, che sono giunti sul posto a seguito della chiamata fatta dallo stesso Fredy Pacini alle 3:50 del mattino. Sul luogo sono stati rinvenuti i proiettili e la mazza.
All’arrivo dei Carabinieri e del pm Andrea Claudiani, Pacini è stato ascoltato ed è tornato a casa verso le 10 di questa mattina.
Il suo legale ricorda che tempo fa un quotidiano aveva pubblicato l’appello del gommista alle istituzioni per il numero di furti subiti, anche se Il Fatto Quotidiano precisa (in due articoli) che seppur si parli di 38 in totale, solamente 6 sono stati regolarmente denunciati.
Le indagini sono ancora in corso e la Procura, intanto, ha aperto un fascicolo per eccesso di legittima difesa.
In queste ore Pacini sta ricevendo attestazioni di stima e sostegno dalla popolazione e dalle istituzioni, tra cui il ministro dell’interno Matteo Salvini, che gli ha anche telefonato.
Per il momento Fredy Pacini risulta indagato e le indagini sono ancora in corso.
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