Non si mette bene per la maestra negazionista di Treviso
Libero arbitrio garantito alla maestra negazionista di Treviso, ma il fatto che le sue idee su Covid, vaccini e complotti vari siano arrivati in una classe scolastica per bambini sta facendo molto rumore e la cosa non finirà qui. Dalle proteste dei genitori si è arrivati ben presto ad un livello molto più complesso e grave rispetto a quello che abbiamo esaminato pochi giorni fa con la trasformazione di Margaret Keenan in attrice (in realtà deceduta diversi anni fa). Dunque, un caso che si trascinerà a lungo.
Nuovi risvolti per il caso della maestra negazionista di Treviso
Come riporta anche Yahoo, infatti, in campo è sceso addirittura il sindaco di Treviso, tramite il quale si è arrivati ben presto ad un provvedimento disciplinare per la maestra negazionista in Veneto. Le parole del Primo Cittadino, Conte, aiutano a contestualizzare meglio la situazione e la presa di posizione del Comune dopo il caso che ha fatto rapidamente il giro del web oggi 15 dicembre in tutta Italia:
“Ho risposto alle sollecitazioni di alcuni genitori. Sono intervenuto personalmente, abbiamo fatto arrivare una pattuglia della polizia e questa insegnante è stata identificata. Con lei c’è stato un colloquio sulla base delle testimonianze dei colleghi e genitori. Dopo aver esaminato anche i suoi profili social, l’abbiamo segnalata alla Prefettura perché gli sforzi che stiamo facendo per tutelare la nostra comunità, soprattutto i bambini, sono enormi e pensare che si possa buttare via tutto con delle politiche negazioniste non è assolutamente tollerabile”.
Dunque, la maestra negazionista di Treviso è finita sotto la lente anche per alcuni contenuti pubblicati sui social, a testimonianza del fatto che, chi ricopre determinati ruoli in un momento storico così particolare come questo, deve fare molta attenzione a quello che viene pubblicato in questi ambienti. Al momento è impossibile prevedere quali saranno gli scenari a breve termine dopo che la notizia è saltata fuori, ma la sospensione appare inevitabile.
Di sicuro, l’approccio chiaro e diretto da parte del Comune nei confronti della maestra negazionista di Treviso avrà degli strascichi e costituirà a tutti gli effetti un precedente in ambito scolastico che tutti i docenti, per forza di cose, dovranno prendere in esame nel corso della pandemia da Covid.
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